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Da Rabbi

Lorenzo Iachelini

A proposito delle affermazioni della sindachessa di Rabbi Franca Penasa, che si propone come interprete del turismo dolce e della mobilità alternativa in valle di Rabbi, ci tengo a precisare che in dodici anni e mezzo di sindaco è stata capace di affossare l’economia di una valle che già faceva fatica. E il principale problema di mobilità che ha la val di Rabbi è quello dei residenti che fanno i pendolari per poter lavorare. Se qualcuno ha tempo, vada al bivio per la val di Rabbi il lunedì mattina fra le 5 e le 8 e vedrà un esodo di massa. Quest’inverno nell’intero comune sarà aperto solo un albergo. Mi sembra logico che i pochi turisti che arrivano ad agosto e a Natale, se non vogliono dormire sotto i ponti, facciano i pendolari anche loro. I numeri sono talmente bassi che nessuno ha mai visto code sulle strade e nessuno ha mai lamentato particolari fastidi. Le Terme di Rabbi, che di fatto sono amministrate da lei, sono in passivo da sempre: alle Fonti di Rabbi in inverno è tutto chiuso e in estate sono rimasti aperti un paio di esercizi. Un risultato da Nobel dell’economia.

Con la sua azione amministrativa "avveduta" sta trasformando la nostra valle dando un grande impulso all’emigrazione, specialmente delle persone più giovani, preparate e in grado di ragionare autonomamente le quali ovviamente le sono assai poco simpatiche.

Nessuno ha mai creduto che in val di Rabbi fosse sensato costruire impianti di risalita per dare vita ad un ricircolo di sciatori. E’ bene dirlo una volta per tutte, visto che la sindachessa ha dimostrato di non aver nemmeno capito di cosa si parlava quando 5 anni fa un gruppo di residenti le ha presentato un progetto che avrebbe potuto contribuire in modo significativo a migliorare la qualità della vita in valle. Si è impegnata al meglio affinché non decollasse. Interessante è anche il fatto che la signora, così avversa agli impianti di risalita, sia un’appassionata sciatrice e faccia parte del Consiglio di Amministrazione delle Funivie di Folgarida e Marilleva. E’pure degno di nota, quasi da proporla per una medaglia, che da presidente del Comitato Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio abbia spianato la strada alla costruzione della funivia in Val de la Mite e ad altre importanti lavori in val di Peio. In qualità di  presidente del Parco e  sindachessa di Rabbi è un agire più che logico e meritevole.

La prima cittadina, di suo, in valle, non ha mai investito un centesimo in un’ attività, preferendo andare a Mezzana, in modo da essere vicinissima ai tanto odiati impianti di risalita. In val di Rabbi si limita ad amministrare come vuole i soldi pubblici e a darci alte lezioni di economia, materia in cui si considera una vera esperta. Dice che si dà da fare per le imprese locali contrastando la legge Gilmozzi. Si contano almeno 30 appartamenti invenduti ma, a suo dire, l’edilizia è stata boicottata solo dalla legge Gilmozzi che ha fortemente limitato la costruzione delle seconde case. Si è mai chiesta come mai allora gli appartamenti esistenti  non vadano a ruba? L’unico ritorno economico consiste nel fatto che sta foraggiando con i soldi della nostra ICI i migliori studi legali dell’Italia centro-settenrionale per presentare ricorsi su ricorsi e farci pagare a tutti le sue "importantissime" trasferte.

Io credo che potrebbe essere la protagonista dell’edizione 2008 del Festival dell’Economia. Perché andare a spendere tanti soldi quando abbiamo un genio in casa?Si potrebbe andare avanti ancora parecchio, ma per ora basta così. Non c’è limite al buon cuore (o alla dabbenaggine?) degli elettori, che sono pure contenti così.

Lorenzo Iachelini, capogruppo della minoranza al Comune di Rabbi