L’autonomia che fa male
L’Autonomia che fa male, questo è stato il titolo di un convegno che si è tenuto a Trento pochi giorni fa. E l’Autonomia molte volte fa male. Fa male nel senso che produce inutili spese che danneggiano i cittadini. Se si volesse spiegare cos’è la cattiva gestione delle risorse, il sotto governo da contrapporre al buon governo, lo sperpero del denaro pubblico contrapporre al suo sacro rispetto (di einuadiana memoria), non si dovrebbe far altro che mostrare il pessimo esempio dell’emendamento del quale oggi scrive il Corriere della Sera a pag. 11.
Politici di lungo corso che ben sanno quale gravissima crisi stia attraversando il Paese non trovano niente di meglio da fare che presentare emendamenti che sembrano unicamente finalizzati a soddisfare le insaziabili ingordigie di poltrone dei soliti noti. No, non è così che si deve governare.
Chi governa deve preoccuparsi di risparmiare il denaro pubblico, di far trovare casa a chi non l’ha, di consentire di arrivare alla fine del mese chi non ci arriva. Non deve pensare a far vivere ancora meglio chi già gode ed ha goduto delle notevoli agevolazioni della vita politica.
Questo è sottogoverno della peggiore specie che mortifica gli alti valori dell’autonomia.