Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

La distruzione del Bus del Giaz / 1

Riccardo Decarli

Lo scorso autunno il Gruppo speleologico Sat di Villazzano organizzò un corso d’introduzione alla speleologia per bimbi. Mio figlio di sei anni si iscrisse e così altri sei bambini. Fu un’esperienza bellissima per me, speleologo d’annata, ma soprattutto per i bambini. Gli istruttori del Gruppo spiegarono le tecniche di progressione e diedero un’infarinatura sul carsismo, spiegando la delicatezza e importanza delle grotte per la fauna che ci vive, per le concrezioni, ecc., soprattutto per la presenza di acqua che, come tutti ben sanno, rappresenterà il petrolio di un futuro ormai prossimo. I bambini impararono a rispettare questi ambienti, a camminare senza lasciare tracce del loro passaggio.

Alla luce di quanto avvenuto in Paganella (distruzione del Bus del Giaz) e di quanto avvenuto in Tribunale (piena assoluzione dei responsabili), gradirei molto che il Signor Presidente Dellai spiegasse ai bambini che parteciparono al corso - e magari a tutti noi - perché nel nostro Trentino si possono distruggere monumenti naturali al solo scopo di sostenere un’attività (lo sci) ritenuta da molti obsoleta, incapace di sostenersi senza il lauto finanziamento con denaro pubblico (magari se ne parli al Festival dell’Economia il prossimo anno).

Spieghi perché si può sotterrare una grotta, quando esiste una legge che lo impedisce; perché autorizza una azione di distruzione tale, quando durante il citato corso abbiamo insegnato ai bambini la tutela di questi importanti siti. Per cortesia lo spieghi con parole semplici, comprensibili ai bimbi, e in maniera convincente, adatta cioè all’intelletto dei cittadini di domani, spesso molto più sensibili, attenti e intelligenti di tanti adulti di oggi.

Gradirei anche la risposta del giudice Miori, anch’ella chiamata a spiegare a questi bimbi il perché ha ritenuto incolpevole chi ha mandato una ruspa a 2000 metri di quota per coprire ciò che la natura ha realizzato in migliaia d’anni. Spieghi cortesemente perché il suo giudizio pare in contraddizione con il buon senso, oltre che con la LP 37/1983 e, per favore, anche lei lo faccia in maniera piana e convincente.

Ad entrambi ricordo che il giudizio sulla storia trentina di questi anni lo scriveranno i bambini di oggi, forse qualcuno di quelli che frequentò il corso di speleologia. Non pretendo risposte invece dagli autori del misfatto: hanno largamente dimostrato, con le recenti dichiarazioni pubblicate sui giornali, la loro incapacità di comprendere. Figuriamoci se chiedo loro di spiegare qualcosa a dei bambini.