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La legalità del sindaco Pacher

Amici del Chiapas di Trento

Vacanze di Natale 2006. L’amministrazione comunale incontra la cittadinanza. Dopo il panettone, i brindisi e lo zucchero filato in piazza Italia, sono arrivate le questioni di ordine pubblico. Su tre punti dell’ordine del giorno di Emilio Giuliana, esponente di Fiamma Tricolore, approvati con il decisivo aiuto dei consiglieri della Margherita, sentiamo il dovere di fare alcune precisazioni. Per comodità del lettore riassumiamo i tre punti: - controlli e repressione verso gli extracomunitari in piazza Dante; - espulsione dei nomadi in sosta vietata; - sgombero dell´area ex-Zuffo, rivitalizzata dal C.S.A. Bruno, luogo in cui si sono svolte interessanti iniziative di carattere sociale e culturale.

Il sindaco Pacher, in un’intervista, ha giudicato “non condivisibile” il linguaggio della mozione. Ma ha votato i due punti relativi a piazza Dante e ai nomadi. Sull´area ex-Zuffo si è astenuto. Ma quando si intende opporsi a qualcosa, si vota NO.

Ci troviamo di fronte a un cofferatismo strisciante? La legalità come valore comune, né di destra, né di sinistra? Il feticcio della legalità è sempre servito per imporre, in una veste apparentemente asettica e imparziale, la dura realtà dei rapporti di forza esistenti nella società. C’è forse qualcuno che pensa che lo stesso reato sia punito nello stesso modo se a commetterlo sono, rispettivamente, un nomade, un immigrato, magari clandestino, o un italiano, magari ricco? Per gli stranieri, si è persino inventata una legalità extralegale, i CPT in cui viene rinchiuso qualunque cittadino straniero colpevole solamente di non aver i documenti in regola, senza aver compiuto nessun reato specifico. Nuovi lager che umiliano la dignità delle persone e della giustizia. E questo sarebbe “né di destra, né di sinistra”?

Mentre coloro che hanno saccheggiato il territorio; quelli che hanno usato l’amianto pur sapendo che è mortalmente pericoloso; quelli che raccontano bugie sugli inceneritori per poterne fare degli altri, quelli che fanno viaggiare treni merci con materiale tossico senza rispettare la normativa vigente, quelli che progettano la TAV bucando montagne per centinaia di chilometri, mettendo a rischio falde acquifere e la stessa salute dei cittadini e l’ambiente, quelli che costringono milioni di lavoratori ad un lavoro sempre più precario e insicuro, quelli che col denaro pubblico finanziano la scuola privata, condannando al degrado quella pubblica mentre programmano ignoranza storica e cancellazione della memoria... tutti costoro vanno avanti a testa alta e non si trovano norme che possano fermarli e proteggere veramente i cittadini.
Che hanno fatto i consiglieri della Margherita? Si sono accodati al neofascista Giuliana, a Forza Italia, alla Lega Nord e hanno criminalizzato gli esclusi e un gruppo di giovani che hanno restaurato a loro spese uno stabile dismesso per creare uno spazio di dibattito politico democratico, aperto e autogestito.

Il centro-sinistra si avvicina paurosamente alla destra, ma lo maschera ipocritamente. Come possono sostenere di fronte ai cittadini che i punti votati siano neutri mentre solo la premessa ideologica sarebbe stata inaccettabile? Per di più, per questioni di linguaggio, come ha detto il sindaco Pacher! Da quando in qua la differenza fra democrazia e fascismo è una mera differenza di linguaggio? I consiglieri della Margherita hanno votato assieme ai partiti della destra neoliberista; assieme a quelli che vogliono cambiare la Costituzione nata dalla Resistenza; assieme a quelli che fanno del razzismo e della xenofobia la loro ragion d’essere; assieme a quelli che si considerano eredi della Repubblica di Salò. Per Trento è veramente un momento molto buio!

Noi quattro ostinati, quattro gatti, continueremo a lottare, in basso a sinistra, a fianco degli ultimi, dei senza volto, per la dignità e una migliore umanità. Da qui immaginiamo, come nel film “Miracolo a Milano”, tutti quelli che subiscono uno sgombero - che siano poveri delle città, marginali, folli, eretici, attivisti sociali - in volo con le loro scope magiche, verso un mondo in cui buongiorno voglia dire buongiorno, in cui libertà voglia dire giustizia e giustizia voglia dire libertà, per tutti!