Pensionati e riassunti
Come dipendenti della Provincia vogliamo porre all’attenzione dell’opinione pubblica una tendenza che sta prendendo piede nell’Amministrazione, riguardo consulenze o riassunzioni a progetto per determinati dipendenti collocati in pensione. Il presidente Dellai, nel giugno del 2004, ha introdotto una modifica alla Legge del personale della Provincia, che eliminava la possibilità di proroga per raggiunti limiti di età per i dipendenti provinciali, peraltro prevista in tutti i settori del pubblico impiego. Senza entrare nel merito di tale modifica, in controtendenza con le politiche nazionali di incentivare la permanenza al lavoro, si fa presente che sempre più spesso per alcuni funzionari particolarmente graditi, si ricorre all’espediente della "riassunzione a progetto" con contratto a termine, con le stesse funzioni, in pratica, che avevano all’interno dell’Amministrazione, magari con ufficio e personale di segreteria, pagato dalla Provincia, ma senza una effettiva esigenza tecnica e senza alcun controllo della necessità funzionale. E’ evidente:
a) la discriminazione rispetto a quei funzionari che non sono riassunti, in quanto non funzionali al potere;
b) l’aumento di spesa, spesso ingente, per persone che già percepiscono la pensione, quando sarebbe più corretto o assumere a contratto personale specializzato creando nuovi posti di lavoro, o affidare a personale interno le nuove mansioni, senza ulteriori carichi finanziari previsti dai contratti a termine e aumentando così anche la professionalità dei funzionari in organico.
C’è il sospetto che, attraverso queste riassunzioni mirate si voglia creare anche all’interno dalla Provincia quel sistema di interessi legati al potere politico, già messo in atto anche attraverso nomine e incarichi dirigenziali dalla discutibile trasparenza, denunciato a suo tempo, per i Comuni, dal Difensore civico Borgonovo Re.
Un nutrito numero di dipendenti provinciali