Un progetto innovativo
La Casa del Sole, che si trova nel quartiere Madonna Bianca di Trento, è una comunità che ospita persone con progetti di riabilitazione psico-sociale, diventata funzionante nel dicembre 2001. E’ una struttura inserita in una collina di circa 3,5 ettari, una gran casa ristrutturata di due piani, più una mansarda abitabile. L’impatto è di grande effetto: il sole fa risaltare il candore della casa, circondata da prati verdissimi, creando un’atmosfera magica.
Era un progetto innovativo: dopo la chiusura dei manicomi, in seguito alla Legge Basaglia, in campo psichiatrico ci si era indirizzati alle "residenze protette", dove i malati seguivano un progetto che mirava alla loro autonomia con l’aiuto di operatori. Gli spazi erano però limitati perché situati spesso in qualche appartamento cittadino.
Lo scopo di questa comunità, sorta per volontà del Centro di Salute Mentale, dell’AMA (Associazione Auto Mutuo Aiuto) e dell’associazione di volontariato "La Panchina", era che il malato psichiatrico potesse qui diventare parte attiva di un progetto di riabilitazione, in una struttura aperta, con grandi spazi e la possibilità di dedicarsi a svariate attività, dal giardinaggio alla pet therapy, dal teatro alla cucina, senza costrizioni, permettendo ad ognuno di essere ascoltato e valorizzato.
All’inizio, questo progetto aveva anche sollevato delle polemiche: in particolare, un gruppo di giovani "alternativi" aveva manifestato in occasione dell’inaugurazione della Casa, da loro ritenuta una sorta di "manicomio dorato".
Ma a distanza di oltre tre anni questa formula si sta rivelando vincente, ha restituito dignità ai pazienti psichiatrici, diventando un esempio innovativo nel campo della malattia mentale, anche per altre regioni italiane.