Viaggi online: attenti al click

Nell’infinito centro commerciale rappresentato da internet vengono prenotate anche intere vacanze, voli, soggiorni in albergo e quant’altro. In questo caso il consumatore deve prestare ancora maggiore attenzione: manca infatti l’esperienza e l’assistenza dell’agenzia viaggi sia per quanto riguarda la scelta del viaggio e la fase della prenotazione, ma anche per quanto riguarda l’assistenza post vendita.

Vediamo qualche esempio: la signora Maria Bianchi, sposata Rossi, prenota un volo e indica Rossi come cognome. Sul suo documento, però, il cognome è Bianchi. Al momento dell’imbarco la compagnia aerea non fa salire la signora perché i cognomi indicati sul biglietto e sul documento non corrispondono. Se la signora Maria si accorge dell’errore prima di partire dovrà modificare la prenotazione, ovvero il nome: il più delle volte sarà necessario pagare una penale per la modifica, che nel caso delle compagnie aeree low cost potrebbe addirittura superare il costo del biglietto stesso.

Sempre in materia di trasporto aereo, c’è chi si dimentica di controllare - prima del volo (di andata o di ritorno) - la propria casella di posta elettronica. Se in fase di prenotazione come vostro recapito avete indicato il vostro indirizzo e-mail, la compagnia aerea utilizzerà quest’ultimo per comunicarvi eventuali cambi di orario o addirittura per avvisarvi che il vostro volo è stato cancellato. Non di rado i consumatori si sono quindi presentati in aeroporto, senza aver letto l’e-mail con la quale la compagnia aveva comunicato una modifica.

Visto che lo shopping on-line non è soggetto a barriere territoriali, sono diversi i consumatori che prenotano un pacchetto turistico presso un tour operator di un altro Paese dell’Unione Europea. Attenzione però, perché soltanto il tour operator (e l’agenzia viaggi) italiano è obbligato ad informare il consumatore italiano a proposito dei documenti necessari per visitare il Paese meta della vacanza da sogno.

Lo stesso non vale per il consumatore italiano che prenoti presso un tour operator tedesco: quest’ultimo infatti è obbligato soltanto ad informare i cittadini tedeschi. Così ad una giovane coppia altoatesina è capitato di non poter iniziare la luna di miele perché non in possesso del visto d’ingresso.

Il consiglio - piuttosto di rischiare di rimanere a casa - è quello di informarsi personalmente e nel modo più preciso possibile (ad esempio presso le ambasciate, la questura o il sito www.viaggiaresicuri.it) riguardo alle informazioni in materia di passaporto e visto, di eventuali obblighi sanitari e delle formalità per effettuare sia il viaggio che il soggiorno.

Altro mito da sfatare è quello del diritto di recesso: pur trattandosi di contratti conclusi a distanza, alle prenotazioni effettuate on-line non è applicabile il diritto di recesso previsto per gli acquisti effettuati via telefono, internet ecc, ovvero il diritto di recedere dal contratto entro 10 giorni lavorativi dalla sottoscrizione del contratto. Una volta effettuata la prenotazione il consumatore potrà quindi recedere solamente pagando le penali di recesso previste dal contratto, il cui importo viene di solito calcolato in percentuale rispetto al costo del pacchetto; percentuale che tanto più aumenta quanto più ci si avvicina alla data della partenza. Quando la disdetta avviene pochi giorni prima è probabile che si debba pagare l’intero costo del viaggio e non solo l’acconto già versato.

Non scordatevi quindi di stipulare un’apposita assicurazione che - comunque solo nei casi espressamente indicati - copra le eventuali penali di recesso in caso di annullamento del viaggio da parte del consumatore. Un’assicurazione di questo tipo per un soggiorno di una settimana costa all’incirca 60 euro: rispetto alla penale di recesso del 100% (ad esempio 1.200 Euro), non sono poi tanti.

Per maggiori informazioni in merito a viaggi & vacanze è possibile scaricare gratuitamente dal sito del CEC di Bolzano il “Vademecum del viaggiatore informato”: www.euroconsumatori.org.