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Da Borgo Valsugana all’universo

Massimo Cecconi (ISDE Trentino)

È passato oramai poco più di un anno da quel 4 dicembre 2009, giorno in cui l’Acciaieria Valsugana, dopo una lunga e costosa operazione - tandem tra Corpo Forestale dello Stato di Vicenza e Procura della Repubblica di Trento (operazione denominata “Fumo negli occhi”), fu messa sotto custodia cautelare per una serie di reati per i quali sono sotto processo alcune persone coinvoltevi.

Al di là di quella che sarà la decisione finale del giudice, sulla base delle indicazioni che darà il pubblico ministero dott.ssa Liverani che ha dimostrato in questi anni una notevole sensibilità per le tematiche ambientali e di salute pubblica ad esse correlate, in qualità di astronomo studioso dell’Universo mi preme riportare al pubblico una considerazione che credo fondamentale per il nostro futuro.

La ricerca di pianeti cosiddetti extrasolari (exo-planets) è un ramo della ricerca astrofisica di estremo ed attuale interesse scientifico per ovvie ragioni esistenziali. Esiste vita al di fuori della Terra?. È indubbiamente la domanda più frequente che ci viene fatta dalla gente comune in qualunque visita all’Osservatorio Astrofisico in cui lavoro da oramai 10 anni. Bene. Allo stato attuale non si conosce ancora un solo pianeta simile alla Terra al di fuori del nostro Sistema Solare (di certo non esiste nel nostro Sistema Solare, questo sí lo possiamo affermare). Sono stati scoperti dei pianeti simili a Giove o più grandi dove, si sa, forme di vita sono estremamente improbabili se non impossibili. Ma sarebbe presuntuoso affermare sulla base di ciò che non esistono nell’Universo pianeti come la Terra dove sia possibile una forma di vita simile alla nostra. Ma è d’altra parte realistico affermare che la probabilità di trovarne una a distanze “ravvicinate” è molto bassa. Tutte le volte che punto il telescopio, la mia riflessione di fondo è sempre la stessa: quanto è preziosa la nostra Terra e quanto male la trattiamo!

L’esile atmosfera che circonda il nostro pianeta (pochi chilometri paragonati ai 6370 del raggio terrestre) e da cui preleviamo l’aria per respirare, è quotidianamente avvelenata da emissioni gassose di tutti i tipi. La nostra Terra, da cui ricaviamo l’alimentazione, è sempre più satura di rifiuti tossici e non. Se un’acciaieria non è attualmente in grado di captare e trattare (filtrare/smaltire) le emissioni tossiche che derivano dai suoi processi, credo dovrebbe premunirsi o chiudere.

Lo sviluppo dev’essere sostenibile, e non a tutti i costi. Credo ci sia una via di mezzo tra l’integralismo ambientalista e la superficialità. Invito tutti a fare sempre il massimo per coccolare questo preziosissimo sasso su cui vivono 6 miliardi di esseri umani e tante specie animali e vegetali. La Natura  ha dei limiti. Dopo di che dice basta. E siamo tutti fritti: molto, ma molto prima che il nostro Sole muoia.

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