Ridateci “Giochi senza frontiere”...
...almeno si tornerebbe a parlare di Europa!
Le notizie che riguardano l’Europa sono il 2,7% di quanto va sulla stampa italiana. La redazione Rai di Bruxelles, una delle più grandi, spesso realizza dei servizi che mai vengono mandati in onda. Perchè, come dice con franchezza Herbert Dorfmann, ex sindaco di Feldthurns/Velturno e unico europarlamentare regionale nelle file della Svp (Partito popolare europeo), “la politica in Italia è un teatrino con una decina di personaggi, nel quale c’è la corsa a chi la spara più grossa ed i giornalisti seguono”. Dalla Tav del Brennero alla privatizzazione dell’acqua, è chiaro che le decisioni quadro anche per la nostra società vengono prese tra Bruxelles e Strasburgo.
Questotrentino, classe 1980, vuole cominciare a monitorare ciò che accade dalle parti del Parlamento europeo, classe 1979. Dando spazio mensilmente, in questa nuova rubrica, all’attualità da Bruxelles e Strasburgo, perché i trentini non perdano il treno dell’Europa.
TransEuropaExpress è una canzone del 1977 dei Kraftwerk, gruppo avanguardista tedesco nella musica elettronica, che vedeva molto lontano.
E l’Europa del futuro, forse sarà meno legata alla nazione e più ad una logica di cooperazione regionale, come sta cercando di fare anche il Trentino all’interno dell’Euregio (www.europaregion.info). Il Consiglio provinciale di Trento ha approvato in agosto il disegno di legge 125 sull’attività della Provincia nell’ambito dell’Unione Europea. Per la prima volta si parla di partecipazione del Trentino al processo decisionale in sede europea e si regolamentano anche le iniziative di promozione.
Una seconda fase di “europeismo” dopo quella degli anni Novanta, che ha portato alla creazione di Europe Direct, centro di informazione sull’Europa (europedirect.iasma.it ) a Pergine Valsugana. Una struttura che cerca di proporre attivamente informazioni riguardanti l’Europa, come avviene ad esempio per la newsletter “Europa informa”, arrivata al numero 304, che ogni due settimane parla dell’attualità istituzionale europea. Cercando ad esempio di far capire che la questione del crocefisso nelle aule scolastiche non è materia dell’Unione Europea, ma del Consiglio d’Europa, un organismo differente che si trova a poche decine di metri dalla sede del Parlamento europeo a Strasburgo. Vale la pena anche fare un salto sul sito www.eu4journalists.eu.
La scossa per iniziare a parlare di Europa è venuta proprio da un’iniziativa formativa per giornalisti, promossa dal Centro Studi Europei Jean Monnet di Trento (www.soc.unitn.it/poloeuropeo).
Incontri all’Europarlamento
Dal 5 al 7 luglio con altri colleghi abbiamo partecipato alla sessione dell’Europarlamento a Strasburgo e nelle prossime righe vi renderete conto di quanti aspetti cruciali del nostro vivere futuro si stanno discutendo nella cittadina alsaziana.
Inizio col botto con Luigi De Magistris (Idv), che si occupa del controllo del bilancio europeo. “Stiamo indagando - ci dice - sul fatto che più dell’80% degli stanziamenti europei per l’Afghanistan non è arrivato agli scopi per i quali era stato fissato” e parla di “corruzione che si annida negli orpelli burocratici”. Mentre Alfano e Ghedini studiano gli scudi giudiziari possibili per Berlusconi, in riva al Reno si parla già di procuratore europeo, “che si occuperà delle forme più gravi di criminalità”. De Magistris sottolinea più volte come l’Europa sia stata l’ancora di salvezza per l’Italia tra il 1992 ed il 1994 ed aggiunge che “qui devi dimostrare di essere molto diverso dagli altri italiani. Qui si misura molto il lavoro, conta la storia personale, mi ascoltano per la mia professionalità di magistrato”.
Mentre De Magistris firma appelli contro la corruzione, a poca distanza l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini e, sì proprio lui, Clemente Mastella, sono ad un buffet per una mostra sulla Lombardia. L’atmosfera di Strasburgo è quella di un “Erasmus istituzionale”, non c’è obbligo di giacca e cravatta, sui corridoi si incontrano i deputati di corsa.
Distrazione assicurata con Barbara Matera, mentre Barroso ha uno sguardo forte, alla José Mourinho. Andiamo nell’ufficio di Debora Serracchiani (Pd), con l’intento di stuzzicarla sulla Tav, visto che è in Commissione trasporti. “I Verdi europei hanno tentato invano di spostare sul valico del San Gottardo in Svizzera il corridoio Adriatico-Baltico, ma bisogna invece puntare sul Brennero considerando i passeggeri accanto alle merci”.
Si parla anche dei prossimi allargamenti: la Croazia nel 2012, mentre l’Euro circolerà anche in Estonia a partire dal 2011. La Serracchiani prosegue sul tema della politica integrata dei trasporti, parlando di un possibile futuro spazio comune europeo di controllo del traffico aereo, 4 punti nei quali si monitora tutto ciò che succede nei cieli europei.
Vicino all’ascensore c’è un grande vecchio della “balena bianca”, Ciriaco De Mita. Mentre sta per entrare in aula anche Luigi Berlinguer, ministro dell’istruzione di fine millennio, che dice che “l’Italia è un paese tecnofobo; non abbiamo capito quanta conoscenza si possa trasferire grazie alle nuove forme di tecnologia, come ad esempio il grande lavoro che sta compiendo Google”.
Ricordi di maturità, quando Berlinguer parla di e-book, quella traccia da lui voluta, sviluppata con gusto 10 anni fa.
Andiamo nella Commissione ambiente, sanità e sicurezza alimentare con Elisabetta Gardini (Pdl), che ha sul tavolo un voluminoso testo sull’inquinamento, all’interno del quale si fondono i contenuti di sette direttive. “Si è arrivati a creare un sistema di limiti di emissione massimi uniformi per tutta Europa. I tedeschi hanno spinto affinché si parametrasse il tutto sulle best available technologies, le migliori tecnologie presenti, ma si è preferito optare per un sistema di requisiti minimi”. Disciplina difficile, di dettaglio, ma che in futuro potrebbe rivoluzionare la struttura industriale dei paesi.
Domanda d’obbligo: come vede il ruolo delle lobbies? “Per me sono molto utili, fanno capire quali sono i temi sensibili”.
Dagli Ufo ai pedofili
Mentre in corridoio sono appesi gli inviti all’incontro promosso da Borghezio, che vorrebbe desecretare i dossier riguardanti gli ufo, si viene a conoscenza di un nuovo enzima, appena vietato: la trombina, attualmente utilizzata nell’industria alimentare. Tecnicismi europei? Forse sì, ma forse all’inizio lo erano anche la rete Gsm dei cellulari e le direttive Euro0-1-2-3-4-5 sulle emissioni dei veicoli.
Per andare a Strasburgo c’è anche chi investe cifre imponenti, addirittura mezzo milione di euro. Il personaggio in questione è il reggiano Tiziano Motti (Udc), che ha appena proposto un codice preventivo di tutela su Internet contro la pedofilia. Iniziativa che l’ha reso molto famoso soprattutto nei paesi scandinavi; un esponente del partito dei pirati svedesi siede anche nell’emiciclo europeo.
In commissione Motti si è visto passare davanti anche la proposta del semaforo sugli alimenti. “Di primo acchito poteva sembrare una proposta interessante per la salute dei cittadini, poi si è capito che poteva essere dannosa per i prodotti italiani”. Etichettatura in vista non solo per i prodotti alimentari, ma anche per gli pneumatici. Automobilisti, preparatevi.
Molto attento nella comunicazione con i cittadini è l’eurodeputato del Pdl Sergio Berlato, appassionato cacciatore. Berlato è un convinto negazionista dei cambiamenti climatici. Non vede perciò male i risultati inferiori alle attese del summit di Copenhagen, “È il fallimento di una linea di pensiero che voleva imporre a tutto il mondo di limitare le emissioni di anidride carbonica”. Invece sul commercio Berlato battaglia contro la standardizzazione, contro la grande distribuzione. “Bisogna sviluppare la ricerca sugli Ogm, Cina e Brasile sono già molto più avanti in questo settore”.
In questo breve scorcio di attualità europea emerge chiaramente come sorgano a decine gli spunti di interesse anche per il tranquillo abitante del paesino trentino. Un’importanza che dovrebbe suscitare un aumento di domanda di notizie ed approfondimenti europei.
In autunno Barroso ha annunciato che la Commissione farà delle proposte di tassazione sulle rendite finanziarie, un modo per fermare le transazioni speculative ma anche per rimpinguare il bilancio europeo (il preventivo 2010 era di 139 miliardi di euro).
Mensilmente, quindi, forse varrà la pena dare un’occhiata a questa rubrica, come pure sul sito www.europarl.europa.eu. Per non perdere l’Europa e guardare oltre il teatrino romano.