Povero Cristo!

Penso proprio che quando si impongono le cose, tutto vada per il peggio. Non si tratta di fare analisi sulle radici più o meno cristiane dell’Europa e tanto meno se un simbolo affisso o appeso da qualche parte possa condizionare bambini o adulti. Si tratta, a mio modo di vedere, di tentare di ribaltare le tradizioni di un popolo e questo, malgrado la mia assoluta laicità, non mi trova d’accordo.

L’Europa ha molteplici radici culturali e religiose. Quelli che un tempo chiamavamo barbari avevano religioni specifiche e ciò è arcinoto. Se poi vogliamo parlare del grande Impero Romano e/o delle conquiste dei romani, possiamo senza ombra di dubbio dire che questi, in prevalenza, non avevano radici cristiane.

Questi, che sono solo due esempi mi inducono a dire che ogni nazione europea ha delle proprie specificità e non penso sia interessante globalizzarle imponendo ad una o all’altra nazione vincoli di qualsiasi tipo.

Non penso possa essere imposto agli inglesi di togliere l’effigie della loro regina dagli edifici pubblici e mi sembra che Elisabetta sia il capo della loro Chiesa, ma questo non scandalizza né condiziona nessuno. Tanto meno mi sentirei condizionato nel vedere scritta una frase del Corano o l’effigie di chicchessia in quei paesi dove religione e politica molte, troppe volte sono la stessa cosa.

La TV ci ha ormai abituato a vedere facce più o meno grandi e barbute di capi religiosi che, dall’alto della loro potenza spirituale, benedicono o maledicono l’operato di uomini politici e ciò - vi garantisco - non mi intimorisce né mi spaventa.

Ma ora la vorrei mettere sul faceto. Cosa ne direste di togliere il crocefisso dal collo di qualche star o pornostar? Come si sentirà quel povero Cristo in croce appeso fra le tette di donne scollate, che scivola con i piedi sempre più in basso e con le sue braccia inchiodate sembra aggrapparsi per non cadere in certe peccaminose voragini?

Se non c’è altro a cui pensare, povera Europa!