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QT n. 11, dicembre 2009 Servizi

Inceneritore, l’alternativa snobbata

Adesso l’alternativa all’inceneritore c’è. Ma alla Provincia non importa: ormai è chiaro che la scelta non è fatta nell’interesse generale.

Nel settembre 2009 la Provincia di Trento ha pubblicato lo studio di fattibilità dell’inceneritore di Ischia Podetti. A novembre i Comuni di Mezzocorona, Mezzolombardo, Lavis e Zambana hanno pubblicato lo studio di fattibilità di un progetto alternativo all’incenerimento dei rifiuti. Si tratta del trattamento meccanico con estrusione, particolare tecnica che consente di trasformare il rifiuto residuo in nuova materia prima.

Il trattamento con estrusione funzionerebbe in presenza di una raccolta differenziata spinta oltre il 70%, che riduca il rifiuto indifferenziato provinciale a circa 40mila tonnellate l’anno, ovvero 70 kg per abitante, contro i 175 che l’inceneritore richiederebbe: è un risultato possibile e già raggiunto in alcuni territori trentini utilizzando le migliori tecniche di raccolta.

Pubblichiamo in tabella i dati che derivano dal confronto tra le due tipologie di impianto rispetto ad alcuni parametri ambientali ed economici fondamentali. Come si vede, il trattamento con estrusione è vincente sotto ogni punto di vista. L’unico parametro per il quale l’inceneritore sarebbe migliore è quello relativo all’utile che ne ricaverebbe il gestore. E non è certo un caso.

Lorenzo Dellai, il giorno successivo alla presentazione dello studio dei Comuni rotaliani, aveva già bocciato frettolosamente la proposta, articolata in quasi 300 pagine: “Non risponde alle esigenze del Trentino”, ha dichiarato senza entrare nel merito delle cifre. Ma è ormai evidente che la scelta dell’inceneritore non ha proprio nulla a che vedere con l’interesse generale del Trentino. Piuttosto con qualche forte interesse privato.

Un inceneritore illegale

Perseguendo così cocciutamente una strada ormai chiaramente sbagliata, la Provincia di Trento sta rischiando di prendere una decisione che, oltre a essere pazzescamente irresponsabile, rischia di rivelarsi anche in profonda contraddizione coi principi normativi e politici fissati a livello comunitario e nazionale.

In presenza di un’alternativa seria come quella indicata dai Comuni rotaliani, l’inceneritore trentino si pone infatti in contrasto, dal punto di vista sanitario, con il principio di precauzione sancito dall’articolo III-233 della Costituzione europea; dal punto di vista ambientale, con la Strategia Europea  per il cambiamento climatico (Comunicazione della Commissione del 9 febbraio 2005) e con il Testo Unico dell’Ambiente (D.Lgs 152/2006, art. 176), laddove recita che “le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riutilizzo, riciclo o ogni altra azione diretta ad ottenere da essi materia prima secondaria sono adottate con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia”; dal punto di vista economico, infine, con la legge italiana sul procedimento amministrativo (L. 241/1990, art. 1), laddove recita che “l’attività amministrativa è retta da criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza”. Alla luce di tutto questo, l’inceneritore trentino, di fatto, adesso è anche illegale.

AmbitoParametroInceneritore (103mila tonn/a di secco residuo)Trattamento con estrusione (ca 100mila tonn/a, di cui ca 40mila di secco residuo e ca 60mila di differenziato)Cosa è meglio
AmbientaleRifiuto residuo a valle dell'impianto: quantità 24% di quanto entra (ca 24mila tonn/a)5% di quanto entra (ca 5mila tonn/a)Trattamento con estrusione
Rifiuto residuo a valle dell'impianto: qualitàPericoloso circa un quinto (ca 5mila tonn)Non pericolosoTrattamento con estrusione
Emissione polveri totali (primo inquinante atmosferico provinciale)1.136 kg/a*562 kg/aTrattamento con estrusione
Emissione ossidi di azoto (secondo inquinante atmosferico provinciale)22.725 kg/a*124 kg/aTrattamento con estrusione
Emissioni anidride carbonica (principale responsabile del surriscaldamento climatico)42.000.000 di m3/a*26.000 m3/aTrattamento con estrusione
EconomicoInvestimento80 mln di euro**30 mln di euroTrattamento con estrusione
Costo del conferimento all'impianto170 euro/tonn**80 euro/tonnTrattamento con estrusione
Personale impiegato40 u.** 120 u.Trattamento con estrusione
Differenza fra ricavi e costi+ 10 mln di euro/a+ 1,5 mln di euro/aInceneritore (per chi lo gestisce, non per la collettività)
Decisione presa dalla PATInceneritore
*per ragioni di confrontabilità, le emissioni indicate sono quelle di un inceneritore da 70mila tonn/a
** per ragioni di confrontabilità, i costi si riferiscono all’inceneritore privato della quota di rifiuti speciali
(fonte dei dati: Studio di fattibilità dell’impianto di trattamento meccanico con estrusione, a cura dell’ing. Massimo Cerani; scaricabile su www.ecceterra.org)