Un locale, due cucine
All’entrata domina l’ambiente un lungo bancone dove bere un calice di vino e, senza aggravi di prezzo, spizzicare sottolio, formaggi e insaccati. L’offerta al tavolo è ampia: insalate non banali (carpaccio di tonno rosso, pomodoro candito e insalata d’avocado), affettati e formaggi, primi e secondi della tradizione ma con brio, dolci. La qualità delle materie prime è elevata e i prezzi, considerata l’eleganza del locale e la posizione centrale, sono per lo più onesti: 10 euro per primi e insalate non sono troppi, 20 euro per secondi ben cucinati ma scarsi in quantità, invece sì.
Scese le scale, si entra nel regno di chef Alfredo Chiocchetti. Le cantine del palazzo hanno tinte chiare che aiutano a dissimulare l’assenza di luce naturale. Gli ingredienti sono di livello davvero alto, e le preparazioni, che attingono alla cucina tradizionale notoriamente povera, riacquistano nobiltà attraverso sapienti cotture e accostamenti lucidi ancorché arditi (filetto di manzo e scaloppa di foie gras su letti di finferli). La carta dei vini è ampia e consente spese ragionevoli. Le portate sono abbondanti e i prezzi in linea con i locali di pari livello: per un pasto tipo (dall’antipasto al dolce) difficilmente si scende sotto i 60 e si va oltre gli 80 euro. Tutto bene quindi? Sì, se si fa attenzione. Attenzione a non farsi prendere la mano con secondi e bottiglie al wine bar, e attenzione alla presenza dello chef una volta scese le scale: se manca Chiocchetti la brigata in cucina sembra arrancare un po’ e 70 euro, se il locale lo si lascia con qualche titubanza, diventano spiacevoli.
Scrigno del Duomo www.scrignodelduomo.it
Trento, piazza Duomo 27
Tel. 0461 220030
Sempre aperto