Cosa c’entra la Valdastico con la Valsugana?
Studio sui dati della “Stima preliminare” ATA Engineering, e su come sono stati presentati dalla stampa.
Presentiamo, come interessante documentazione, il seguente studio, che verrà prossimamente pubblicato dal movimento "Costruire Comunità".
Siamo tutti contro l’aumento del traffico automobilistico e i suoi costi in termini sociali ed ecologici, così come siamo contro l’AIDS, la fame nel mondo, l’effetto serra, il terrorismo. Il problema non è dunque il trovare l’accordo sul "contro che cosa", ma di trovare l’accordo sul "come".
Vorremmo che l’eventuale disaccordo rispetto alle conclusioni di questo fascicolo venisse dichiarato non perché Calzà, Curzel e Micheli sono antipatici (cosa peraltro possibile), né perché le nostre posizioni sono condizionate da qualche "ideologia" (vorremmo cercare di evitarlo, ma chi è senza peccato...), ma perché si è a conoscenza di dati e analisi più corrette di quelle che potremo presentare noi.
Parleremo del progetto di un’autostrada, in origine detta Pi-Ru-Bi (acronimo di Piccoli-Rumor-Bisaglia, i tre politici democristiani che andavano per la maggiore a Trento, Vicenza e Rovigo all’inizio degli anni Settanta). L’autostrada doveva per l’appunto unire Rovigo, Vicenza e Trento costituendo un asse stradale per un tratto alternativo e per un tratto complementare rispetto a quello costituito dall’A22.
Di fatto ne furono costruiti solo 35 km, tra Vicenza e Piovene Rocchette, che presero il nome di A31. Oggi si parla più spesso di Valdastico (ed è questo il nome che useremo), perché il tratto Piovene Rocchette-Trento che dovrebbe essere costruito prevede, per l’appunto, l’attraversamento della valle del torrente Astico e lo sbocco in Trentino mediante galleria. Dall’iniziale scelta di uscire nell’Alta Valsugana si è passati all’ipotesi di sbucare all’altezza di Besenello, in Vallagarina.
Da qualche tempo a questa parte, la popolazione della Valsugana è (stata) convinta che la costruzione dell’A31 sarebbe non una soluzione, ma la soluzione ai problemi di traffico della Valsugana, attraversata da una strada statale (la SS 47) particolarmente trafficata, soprattutto nel suo tratto più vicino a Trento. Nel corso delle discussioni sull’argomento, le due frasi più frequenti sono: "La Valdastico è assolutamente necessaria: non servono dati" e"La Valdastico è assolutamente necessaria: non servono nuovi dati, ne abbiamo già i cassetti pieni". Di solito si passa dall’una all’altra frase senza soluzione di continuità, e senza che si senta il bisogno di presentarli, quei dati, o di aprirli, quei cassetti. Al massimo ci si rifà a qualche (magari non del tutto imparziale) articolo di giornale, o a qualche (generica) dichiarazione di una parte cointeressata. Procedura singolare, nel momento in cui si devono prendere decisioni del valore di miliardi (di euro).
Lasciando ad altri esposizioni più precise e complete, è nostra intenzione soprattutto presentare e commentare i dati provenienti da "Viabilità di collegamento della Provincia di Trento con la Regione Veneto e la Regione Lombardia. Prima parte. Collegamenti con il Veneto. Evoluzione della Mobilità. Stima Preliminare", documento prodotto nel giugno 2000 dallo studio ATA-Engineering, distribuito in quei giorni agli assessori provinciali, presentato sulla stampa (L’Adige, 22 giugno 2000), poi scomparso dalla circolazione ed infine praticamente disconosciuto dallo stesso assessore Grisenti.Crediamo che – per ciò che contiene e per ciò che non contiene – il documento meriti di essere conosciuto integralmente dagli amministratori locali della valle, i quali (basandosi sulla sintesi giornalistica) hanno sovente preso posizione in merito.
Ripercorriamo brevemente il testo della "Stima preliminare" e in particolare quanto riguarda il traffico sulla Valsugana.
In questo documento sono proposte le stime di traffico (dichiaratamente imprecise!), riferite all’anno 1999 e confrontate con i dati del 1990. Vi è poi l’esplicitazione del criterio utilizzato per calcolare la previsione degli aumenti di traffico (puramente matematico); l’aumento di traffico che ne deriva dunque alla Valsugana, e quindi l’ulteriore aumento che potrebbe derivare dalla costruzione della "Pedemontana", la strada di scorrimento veloce che si intende costruire in Veneto .
Si passa quindi alla parte che più interessa: gli scenari secondo tre ipotesi di intervento, che vale la pena di ricordare:
1. "Adeguamento" (= resa più scorrevole e più facilmente percorribile) della SS 47;
2. "prolungamento" dell’A31-Valdastico, senza modifiche alla SS47;
3. "prolungamento" dell’A31-Valdastico, con "interventi mirati alla limitazione del traffico" sulla SS47.
Annotiamo che l’ipotesi di porre limitazioni alla SS47 e di non prolungare la Valdastico non è stata presa in considerazione, ma è ricavabile calcolando la differenza tra la colonna 5 e la colonna 7 (che misura quanto traffico viene tolto dalle "limitazioni") e sottraendo il risultato dalle previsioni di traffico della colonna 2. Si potrebbero quindi aggiungere altre due colonne:
2010: Valsugana con vincoli e senza A31
Trento-Pergine (San Donà) 32.000 -11% su 1999
Pergine-Borgo (Levico) 22.000 -9% su 1999
Borgo-Primolano (Primolano) 12.000 -14% su 1999
Guardando a tutta la tabella proposta dalla ATA-Engineering, alla domanda: "Quali potrebbero essere le misure più efficaci atte a ridurre il traffico sulla Valsugana?", si ottiene questa risposta:
- la costruzione della Valdastico potrebbe contare per un terzo (6.500 veicoli in meno a San Donà)
- gli "interventi mirati alla limitazione del traffico" per due terzi (10.500 veicoli in meno a San Donà)
Se a suo tempo chi lesse la pagina de L’Adige ebbe l’impressione opposta (cioè che solo la Valdastico avrebbe potuto dare una risposta valida ai problemi di traffico della Valsugana), ciò fu dovuto al fatto che il giornalista omise di riportare sulla tabella che venne pubblicata le colonne relative ai dati "Valdastico+Valsugana senza vincoli", e trasformò l’intestazione delle ultime due colonne, "Valdastico e Valsugana con vincoli", in "Valdastico".
Il risultato finale fu di far sembrare l’A31 capace, da sola, di ridurre il traffico sull’ultimo tratto della Valsugana da 42.500 a 25.500 veicoli, cosa che, come si è visto, lo studio non diceva assolutamente; anche se va detto che all’interno della stima ATA-Engeneering si trova anche la frase: "Questi notevoli incrementi [dovuti all’adeguamento] vengono meno se si esegue il prolungamento della Autostrada A31 della Valdastico infatti si evidenzia come all’anno 2010 i valori del TGM [Traffico giornaliero medio] siano paragonabili allo stato attuale".
La frase, oltre ad essere stilisticamente infelice, è per lo meno una forzatura rispetto a quanto si trova nelle tabelle vere e proprie, e sembra anzi messa lì proprio per compiacere quelle che si pensava fossero le opinioni del committente.
Finora abbiamo considerato i dati prodotti dalla ATA Engineering come di per sé validi; pur continuando a considerarli col rispetto dovuto a quanto prodotto da professionisti, non possiamo che interrogarci di fronte un elemento che in essi si riscontra. Chiunque legga la tabella 3 noterà infatti che aumenti e diminuzioni di traffico hanno quasi sempre un andamento proporzionale nei tre tratti considerati (Primolano-Borgo, Borgo-Pergine, Pergine-Trento).
In particolare, i decrementi di traffico indotti dalla Valdastico: questi ammonterebbero a 6.500 veicoli in meno a San Donà (15% di traffico in meno), 4.500 in meno a Levico (meno 15%) e 2.500 a Primolano (meno 16%). Eppure, se si trattasse di mezzi che preferirebbero passare per Schio e Besenello invece che per Bassano e Pergine dovremmo trovare variazioni solo in valore assoluto, perché si tratta di far cambiare strada a veicoli che andrebbero altrimenti da Trento a Bassano, e non intenzionati a percorrere tratti interni alla Valsugana. Se la Valdastico fosse in grado di togliere dalla SS47 2.500 mezzi a Primolano, non potrebbe toglierne più di 2.500 a San Donà; e se invece ne togliesse 6.500 a San Donà, dovremmo trovarne 6.500 in meno anche a Primolano. Per fare un paragone, è come pretendere che la riduzione di un quinto dell’acqua del Brenta in uscita dal lago di Caldonazzo possa determinare la riduzione di un quinto anche dell’acqua che arriva a Bassano, bloccando un quinto degli affluenti e un quinto delle precipitazioni.
Ma la Valdastico non può intercettare anche una parte degli automobilisti che partono da Borgo, Levico, Pergine per dirigersi verso Trento! A meno che l’A31 non attraversi la Valsugana, ma questo era (è?) un altro discorso... Aspettiamo che qualcuno ci spieghi questo paradosso, e ci impedisca di pensare che l’indagine di cui parliamo sia stata condotta in modo approssimativo, magari applicando sommariamente qualche formula matematica.
Dati per un confronto
Ci sembra opportuno aggiungere alcuni dati tratti da un’altra stima, utile per valutare quanto si trova nelle "Stima" ATA Engineering di cui sopra. Il documento in oggetto è la "Sintesi non tecnica del progetto Autostrada Valdastico A31: completamento a Nord", commissionato dalla Società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova allo Studio Idroesse di Padova e presentato nel 1995. È un documento fondamentale, in quanto è stato commissionato da chi desidera realizzare la Valdastico e in molti passaggi fa riferimento alla situazione della viabilità in Valsugana.
In esso si legge: "Gli interventi sulla SS47 sono richiesti e necessari per assicurare sicurezza e mobilità lungo il fondovalle, mentre il completamento dell’A31 è programmato per creare nuove relazioni tra Trentino e Veneto... Nessun margine di incremento di traffico è ipotizzabile per la SS47, che invece viene alleggerita di parte dell’attuale traffico di attraversamento con il completamento dell’A31".
Da queste prime affermazioni risulta evidente che l’A31, pur portando qualche riduzione di traffico, non è assolutamente programmata per decongestionare la Valsugana.
A pag. 11 troviamo le prime previsioni significative, riferite all’anno 2020: "Il completamento dell’A31 alleggerisce… la SS 47 tra Primolano e Borgo del 15/20% (i mezzi pesanti del 20/30%)".
TABELLA 1
previsioni 2020 Primolano Trento
Senza A31 e senza potenziamento SS47 13.077 39.569
Senza A31 e con potenziamento SS47 16.241 50.942
Con A31 e con potenziamento SS47 14.593 51.966
A pag. 13 segue una tabella comparativa molto ampia sulle proiezioni del 2020 di cui riportiamo solo le cifre relative al Traffico Medio Giornaliero sulla SS47 (tabella n° 2)
TABELLA 2
previsioni 2020 senza A31 con A31
min/max min/max
Trento-Pergine 48.107/53.840 45.382/50.959
Pergine-Borgo 16.040/17.373 13.453/14.632
Borgo-Primolano 13.276/14.440 10.777/11.684
Primolano-Bassano 17.372/20.273 15.227/18.227
Bassano-Cittadella 31.185/35.482 29.457/29.556
Come si può notare, le differenze tra le due ipotesi comportano, in ogni tratto, una differenza di 2.500/3.000 veicoli al giorno, pari a circa il 5-6% sul tratto Trento-Pergine, il 15-16% sul tratto Pergine-Borgo e il 18-19% tra Borgo e Primolano. Se ne possono trarre due conseguenze:
1. Anche coloro che sono favorevoli alla costruzione della nuova autostrada ritengono che essa porterà ad un beneficio limitato nel tratto più orientale della SS 47, e ad un risultato ancor meno significativo nel suo tratto occidentale, il più trafficato.
2. Tale diminuzione sarà, secondo i "favorevoli", pari a 2.500-3.000 veicoli: esattamente quanto l’ATA-Engineering prevedeva a Primolano, ma molto meno di quanto prevedeva a San Donà!
Ritorniamo alla "Sintesi non tecnica".
Un’altra tabella comparativa si trova a pag. 14, che non riguarda in modo particolare la Valsugana ma le stime di traffico trasferito dall’attuale A31 alla A22 tramite la Valdastico: risulta che il traffico generato dall’esistenza della Valdastico sarà pari al 33/40%, a seconda delle previsioni.
Infine: la stima dei costi, al 30/10/1995, ammontava a 1690 miliardi.