AIR: luce gas e acqua tutti insieme
L’Azienda Intercomunale Rotaliana si privatizza. Ma non tutti sono d’accordo...
L’AIR (Azienda Intercomunale Rotaliana) sta per cambiare pelle. Esigenze interne ed esterne la porteranno trasformarsi in società per azioni. L’AIR è ora un’azienda speciale di diritto pubblico fondata dalle comunità di Mezzocorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige con lo scopo di gestire i servizi pubblici indispensabili dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua potabile. Per ora AIR rappresenta la più concreta, se non l’unica iniziativa di collaborazione tra i tre comuni della piana Rotaliana. L’unione delle forze ha permesso, ad esempio, di rinnovare i contratti dell’energia elettrica acquistata "all’ingrosso" dall’ENEL ottenendo uno sconto in forza del fatto che i tre comuni formano, di fatto, un unico, più forte, consumatore di corrente elettrica.
Entro la fine dell’anno l’azienda dovrà però trasformarsi in società per azioni: l’ha decretato la finanziaria Berlusconi, ma anche il precedente governo aveva di fatto tracciato la stessa strada con un’unica differenza: con il decreto dell’ulivista ministro Letta si poteva scegliere tra SpA. e Scarl.
"Bisogna cogliere quest’occasione , apparentemente burocratica, per spiccare un altro salto di qualità - precisa Alberto Molinari, ingegnere, docente all’Università di Trento, presidente di AIR - Perciò, una volta fatta la SpA, chiederemo ai tre Comuni di compiere concambio di azioni con Trentino Servizi per una quota pari al venti per cento del capitale. Nell’attesa del futuro sistema dei servizi integrato (energia e ciclo dell’acqua), entrare in Trentino Servizi (la somma di SIT più la municipalizzata di Rovereto) è un’altra occasione per crescere. Dopo aver raggiunto una certa massa critica (AIR è terza, in provincia, per bacino d’utenza) dobbiamo acquisire specializzazione."
Ma com’è, chiediamo, che al gruppo dei fondatori, non si sono in seguito aggregati altri Comuni? Molinari spiega che negli ultimi anni i più hanno atteso di vedere gli effetti della liberalizzazione del settore energia, e in ogni caso AIR non era interessata ad acquisire servizi, come gli acquedotti, antieconomici. Tuttavia, qualche ampliamento, almeno nei servizi erogati è avvenuto: l’azienda gestisce anche l’illuminazione pubblica del vicino Comune di Nave San Rocco. L’azienda di Mezzolombardo (anche se, provvisoriamente, gli uffici sono traslocati a Mezzocorona, nell’attesa della ristrutturazione della sede ufficiale) non teme di perdere, causa lo scambio azionario con Trentino Servizi, la propria autonomia né il buon rapporto che vanta di intrattenere con la clientela locale.
Ma non tutti la pensano come i dirigenti di AIR. Si teme, nel rapporto con Trentino Servizi, l’avanzare di una certa burocratizzazione, un annacquamento dell’identità aziendale e una sorta di spaesamento dei cittadini utenti. E poi, precisano i critici (nello stesso senso si esprime anche un dipendente di AIR), non è detto che la strada della privatizzazione sia un atto dovuto. L’autonomia regionale dovrebbe valere, in parte, anche in questa materia, e comunque se è vero che la legge impone forme privatistiche (il decreto Letta, aggiornato con la recentissima finanziaria), ciò dovrebbe valere solo per il settore del gas: basterebbe quindi formare una società ad hoc (una SpA) solo per il metano e lasciar stare tutto il resto. "Non dimentichiamo - aggiungono i contrari - che dietro Trentino Energia c’è una società di Brescia. Chi comanderà veramente? Dove andremo a finire?".
I numeri di AIR 50 milioni di kwh all’anno. 25 dipendenti. 15 miliardi (in lire) di fatturato. 2 miliardi di investimenti in azienda (erano 1,3 prima della fusione). Quasi altri 2 miliardi in compartecipazioni in Primiero Energia e SET. Quote di composizione del capitale sociale: 51 % Mezzolombardo, 31% Mezzocorona, 17% San Michele all’Adige. Popolazione servita: 13.000 abitanti.Aziende servite: circa 1.000. |