Giorgio Tosi: chi era costui?
Vorrei chiederVi, sempre che sia lecito e possibile, di avere un piccolo curriculum vitae (inteso come una rapida presentazione del personaggio) riferita a Giorgio Tosi, non essendo questa disponibile sul sito. Il tutto per semplice curiosità personale, e con la finalità di capire chi sia questo signore che tanto si prodiga, nei suoi articoli, sul periodo 1943-45, nella difesa dei partigiani e nella condanna senza possibilità di appello a tutti coloro che hanno combattuto nella R.S.I., nemmeno fosse un giudice divino in visita ispettiva su questa terra.
Vi ringrazio anticipatamente.
P. S. Fate sapere a Tosi che dove scrive: "Dal punto di vista del diritto internazionale si arriva a una conclusione convergente. Poiché dopo l’8 settembre il legittimo Stato italiano (quello monarchico del sud) aveva dichiarato guerra alla Germania ed era stato riconosciuto ‘cobelligerante’ dagli alleati, i partigiani erano vere e proprie forze armate in territorio occupato dal nemico", non tiene conto della sentenza del Tribunale Supremo Militare del 26 aprile 1954, Pres. Buoncompagni; rel. Ciardi, che lo contraddice dicendo: "Pertanto deve concludersiche i partigiani,equiparati ai militari ma non assoggettati alla legge penale militare, per l’espresso disposto dell’articolo 1 del Decreto legge 6 settembre 1946 n. 93, non possono essere considerati belligeranti, non ricorrendo nei loro confronti le condizioni che le norme di diritto internazionale cumulativamente richiedono".
Questo per non commentare altre cose che ho avuto modo di leggere...
Karl Voltolini
Risposta
Due note su Giorgio Tosi
Giorgio Tosi è nato a Rimini nel 1925 e risiede a Padova, dove si è laureato in filosofia e in legge. Ha esercitato la professione di avvocato per 40 anni. Ha partecipato alla Resistenza in Trentino. E’ stato arrestato dalle SS nel giugno 1944: processato e condannato dal Tribunale speciale tedesco di Bolzano, è stato liberato alla fine della guerra. E’ stato riconosciuto partigiano combattente con 16 mesi di anzianità. Ha ricevuto dal distretto militare di Trento 2 croci al merito di guerra per attività partigiana.
Quanto al merito della lettera del sig.Voltolini, lasciamo la parola a Giorgio Tosi.
Replica
Partigiani e diritto
Egregio sig. Voltolini, come Lei certamente sa, i partigiani qualche volta giocavano a scopone, ma di solito svolgevano attività bellica (dal latino bellum, che significa guerra) e per tale ragione sono stati riconosciuti "combattenti" ed equiparati ai militari delle Forze Armate (come afferma la stessa sentenza da Lei citata). Il decreto legislativo 6 settembre 46 nº 93 dice: "Coloro che abbiano ottenuto la qualifica di partigiano combattente sono equiparati, a tutti gli effetti, ai combattenti volontari della guerra...".
A sua volta la legge 21 marzo 1958 nº 285 stabilisce: "Il Corpo volontari della libertà è riconosciuto, ad ogni effetto di legge, come corpo militare organizzato inquadrato nelle Forze armate dello Stato....".
Quanto a me, ho sempre difeso la Resistenza e continuerò a farlo. Coloro che combattevano con i nazisti o con i fascisti repubblichini erano dalla parte sbagliata (dittatura, teoria della razza superiore, campi di sterminio) e quindi, salvo il rispetto dovuto ai morti, meritano una condanna senza appello. Non vi può essere conciliabilità fra principi opposti.
Giorgio Tosi