Caro Renato Ballardini..
Caro Renato, per te forse val Jumela o ponte sullo stretto di Messina non saranno contenuti, e specialmentee valori sui quali costruire una politica. Corollari li definisci. Poveri noi. E questa è una distanza, ancora abissale, che separa la cultura e la politica ambientalista da quella della vecchia sinistra.
Elenchi poi i contenuti che costruiscono la concezione della politica. Li condivido appieno. Ma dopo due anni e mezzo di giunta provinciale di centro-sinistra non li ho ancora letti nei fatti, cioè in deliberati. Ho invece letto decisioni che hanno radici nella cultura della destra: pensa solo alla variante del Piano regolatore o alla modifica della V.I.A.
Scuola, dignità e qualità del lavoro e del vivere, sanità sul territorio sono stati affrontati? Non c’è bisogno quindi di eroi né di uomini della provvidenza, c’è bisogno di coerenza, di capacità di dialogo. E chi l’ha vista questa sinistra dialogare seriamente con la cultura ambientalista (significa ascoltare apprendendo), o con l’area disarmista? Io ho visto una sinistra ed un sindacato andare alla guerra, allearsi con l’UCK, bombardare un paese, affondare una nave di immigrati, accettare la sudditanza americana sulla vicenda Cermis: tutto questo senza che alcuna situazione di conflitto sia stata risolta.
La sinistra ci ha sempre detto che le guerre non costruiscono pace... e perché allora a questa sinistra invece piacciono tanto gli elmetti sia maschili che femminili? Vedi la recente, vecchia, misera parata della festa della Repubblica. Possibile che una nazione moderna debba rendersi visibile e riconoscibile presentando le armi o le armate invece che i segni di civiltà e di progresso?
Anche questi, Renato, sono contenuti. Perché non provare a costruirli almeno nel Trentino?