Stava 15 anni dopo
Il 19 luglio ricorre il 15° anniversario della tragedia della val di Stava, la più grave catastrofe industriale degli ultimi anni in Italia, seconda per distruzione e numero di vittime solo alla catastrofe del Vajont. Erano le 12, 22 minuti e 55 secondi di venerdì 19 luglio 1985 quando il crollo delle discariche della miniera di Prestavel provocò una immensa frana che sconvolse la valle del rio Stava, 180 mila metri cubi di fango ed acqua percorsero la valle alla velocità di circa 90 chilometri all’ora, uccidendo 268 fra uomini, donne e bambini e provocando danni per decine di miliardi. Il procedimento penale si è concluso nel giugno 1992 con la condanna per i reati di disastro colposo ed omicidio plurimo di dieci persone: direttori della miniera, responsabili delle società minerarie che costruirono le discariche e dirigenti del Distretto minerario della Provincia di Trento che omisero tutti i controlli. Dei dieci condannati nessuno ha scontato neppure un giorno di detenzione.
I famigliari delle vittime della Val di Stava, assieme ai Comuni di Tesero, di Longarone e di Cavalese, alla Magnifica Comunità di Fiemme ed alla Regione, stanno per dar vita alla "Fondazione Stava 1985" con lo scopo di mantenere il ricordo della catastrofe, rafforzare la cultura della corretta gestione del territorio e della sicurezza (la cui mancanza è stata causa della catastrofe), aiutare i famigliari delle vittime di altri disastri colposi ad ottenere il risarcimento dei danni per fare in modo che il risarcimento diventi un elemento deterrente per evitare il ripetersi di simili tragici eventi.
Per la costituzione formale si attende solo l’approvazione da parte del Consiglio regionale di un apposito disegno di legge, che è già stato discusso ed approvato con voto unanime dalla competente Commissione legislativa. Scopi e finalità della "Fondazione Stava 1985" sono stati illustrati al presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi nel corso di un incontro svoltosi lo scorso 22 settembre al Quirinale.
Oggi, a ricostruzione ormai avvenuta, Stava torna a rivendicare una posizione di prestigio nel panorama turistico della vallata e gli imprenditori che gestiscono i tre nuovi alberghi della frazione di Tesero a 1210 metri sul livello del mare, la propongono come quella "verde oasi della Val di Fiemme, sorta in posizione incantevole sulle rive del rio Stava, in una conca incoronata di larici, pinete e abetaie", descritta in un curatissimo prospetto turistico del 1955.
Associazione Sinistrati Val di Stava