“Landesausstellung 2000 Mostra storica”
Una stessa mostra su tre sedi: Lienz, Bressanone e Castel Beseno. Aprirà nel maggio del 2000, ma è già visibile su Internet.
Il castello del Buonconsiglio ha imboccato da alcuni anni la strada delle mostre: "Oltre la porta" (55.000 visitatori), "Ori delle Alpi" (113.000), "Rame d’arte" (64.000), la mostra su Alessandro Vittoria (60.000) hanno stabilito un successo costante che ha inserito Trento nel contesto artistico delle grandi città italiane.
Onore quindi alla brillante direzione del museo e auguri che finalmente diventi un ente autonomo cessando di essere una sezione staccata dei Beni culturali della PAT intralciato da continue pastoie burocratiche e da un comitato scientifico che più che collaborare all’attività del museo la complica oltre misura.
Sull’onda dei successi realizzati il Museo del Buonconsiglio, con la sezione di castel Beseno, partecipa alla prestigiosa mostra che si inaugurerà di fatto nel maggio del 2000, ma che è già visitabile nel sito Internet creato per l’occasione.
Mostra coraggiosa e attuale, la "Landesausstellung 2000 Mostra storica" unisce tre realtà transfrontaliere dal passato storico comune e avviate a una comune attività nel quadro politico dell’Europa del terzo millennio.
L’esposizione si articola attorno ai grandi cambiamenti avvenuti a cavallo del 1500, l’epoca che segnò il passaggio tra Medio Evo ed età moderna.
Epoca densa di cambiamenti di tale portata che ancora oggi fanno sentire le conseguenze. Vengono scoperti nuovi mondi e nuove culture ( e, come dice un detto portoghese, "nuovi cieli e nuove stelle"). Il Rinascimento italiano introduce in Europa l’era moderna. La stampa accelera straordinariamente la diffusione delle conoscenze. Le tecniche militari sempre più elaborate, e soprattutto l’impiego generalizzato della polvere da sparo cambiano il volto di città e fortezze e stabiliscono un nuovo modo di fare la guerra, infinitamente più cruento. L’epica lotta fra Impero e stati nazionali (Francia, Inghilterra) muta il volto dell’Europa, dove c’è sempre meno spazio per realtà politiche minori, come la Repubblica di Venezia, che nel 1509 perde definitivamente i territori trentini. La Riforma protestante incrina l’unità religiosa e ideologica dell’Europa medievale.
Questa svolta epocale è esaminata nella mostra del 2000, che si articola in tre sedi diverse: il castello di Bruck, a Lienz, il palazzo vescovile di Bressanone e castel Beseno.
ALienz l’esposizione, già dal titolo - "Leonardo e Paola. Una coppia disuguale" - si incentra sull’incontro di due persone e di due mondi differenti: Leonardo di Gorizia, che, morto nel 1500 senza eredi, trasmette la sua contea al Tirolo, e la moglie Paola Gonzaga, di vent’anni più giovane, che porta nella gotica Lienz il soffio del rinascimento italiano.
A Bressanone la sezione "De ludo globi. Il gioco del mondo" trae il nome da un gioco inventato nel 1463 dal vescovo Nicolò Cusano, una delle persone più colte del suo tempo. Nel gioco una sfera si muove incontrollabile tra mondi ordinati e il caos, risultando il simbolo dell’epoca attorno al 1500 con le sue contraddizioni: devozione e superstizione, cultura e barbarie, nuova concezione dell’uomo , stregoneria e antisemitismo; due fenomeni, questi ultimi, che interessarono largamente il territorio trentino e tirolese dell’epoca.
A Bressanone si tenterà un esperimento: ci si muoverà quasi saltando fra differenti epoche, che saranno osservate con gli occhi dell’uomo contemporaneo e poi con quelli di una persona del passato.
Castel Beseno infine, con la mostra "Alle soglie dell’impero", indica i nuovi rapporti territoriali che si erano instaurati dopo che Venezia era stata estromessa dai territori trentini, quando la fortezza di Beseno divenne appunto il caposaldo meridionale dell’Impero.
La guerra è il tema della mostra di castel Beseno. Il castello, uno dei rarissimi dotati di bastioni lunati per la difesa contro le artiglierie, è il manifesto stesso delle nuove tecniche di difesa. Nelle sue sale saranno esposte armi ed armature, fra le quali quella di Roberto di Sanseverino, il condottiero veneto perito nella battaglia di Calliano nel 1487, data che segna l’arretramento della Serenissima.
Accanto alla guerra è la metafora del confine il filo della sezione di castel Beseno: confine linguistico, politico e ideologico, che la posizione del maniero, ai limiti tra impero e domini degli stati italiani, segnerà per lunghi secoli.
I confini della mostra, divisa fra Trentino, Sudtirolo e Ostirol invece sono superati dal piano di comunicazione della "Landesausstellung 2000 Mostra storica" con il punto cardine costituito dall’indirizzo Internet, www.1500circa.net, che permette già fino d’ora di visitare in rete la mostra, dotata di una voluminosa home page.