“Unimondo”, solidarietà in rete
100 associazioni, 25 riviste e 50 aree tematiche riunite su Internet in un inedito “super-sito” del mondo non-profit.
Girovagando per Internet è frequente imbattersi in qualche associazione di volontariato, perché queste realtà, oltre ad essere numerose, si dimostrano particolarmente attente ai nuovi modi della comunicazione. Ma per i non addetti ai lavori, si tratta spesso di sigle che non dicono molto: uno magari è interessato ad una certa tematica (l’ambiente, la tossicodipendenza...), ma non conosce queste sigle e fatica ad arrivare alle informazioni che cerca. Risultato: gli accessi ai siti di Internet di queste associazioni appaiono piuttosto scarsi.
Da qui l’idea di creare un super-sito che da un lato riunisca il maggior numero possibile di gruppi e organizzazioni che operano nel sociale, dall’altro offra un ricco "menu" di tematiche a cui attingere.
L’idea, d’altronde, non è nuova: a livello internazionale esiste già, con caratteristiche analoghe, "One World", che può vantare ben 7 milioni di "visite" mensili. Ed ora l’operazione è partita anche per l’Italia, su iniziativa della Fondazione Fontana di Padova in collaborazione con la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto e la cooperativa Kaleidoscopio di Trento, che ospita la sede operativa.
"Unimondo" (www.unimondo. org), che verrà presentato ufficialmente il primo maggio a Padova alla quarta edizione di "Civitas" (vedi scheda), offre attualmente la possibilità di scegliere all’interno di una cinquantina di temi (dall’Aids agli anziani, dal clima ai diritti umani, alle droghe, ai mass media, alla nonviolenza, ai profughi, al razzismo, alle religioni...), e raccoglie un centinaio fra organizzazioni non governative e associazioni, oltre a 25 riviste del settore. Fra gli aderenti più noti, troviamo Amnesty International, la Comunità di S. Egidio, le Edizioni Gruppo Abele, Legambiente, Mani Tese, Medici Senza Frontiere, Beati i Costruttori di Pace. E, per quanto riguarda la realtà trentina, ci sono fra gli altri l’Atas, l’Acav e la Casa per la Pace di Trento.
Fabio Pipinato, responsabile del progetto, così chiarisce il senso dell’operazione: "Il nostro scopo è soprattutto quello di avvicinare alle tematiche sociali nuove fasce di pubblico, facilitando l’accesso alle informazioni. Siamo partiti nel nord-est, fra Veneto e Trentino, e quindi è soprattutto qui che abbiamo raccolto le prime adesioni, anche perché è questa - insieme al resto del nord - l’area più ricca di esperienze di volontariato. Confidiamo ovviamente di estendere il numero dei nostri partners, ma già ora possiamo offrire un patrimonio di conoscenze di tutto rispetto.
Sulla situazione in Kossovo, ad esempio, possiamo dire di essere, insieme alla Rai e a Repubblica, il sito italiano più informato, aggiornato continuamente grazie al contributo di organizzazioni quali Amnesty International e la Comunità di S. Egidio".