Da Gershwin a Webber
Musica Riva apre e chiude la 15a edizione con un duplice omaggio alla musica nordamericana. Domenica 19 luglio il concerto inaugurale dedicato a George Gershwin nel centenario della nascita (Rhapsody in Bilie, An American in Paris, il Concerto in fa per pianoforte, vari brani da Porgy and Bess), sabato 1 ° agosto la conclusione col Requiem di Andrew Lloyd Webber (che quest'anno compie invece cinquant'anni). Ma se Gershwin non ha bisogno di presentazioni, il nome di Webber è forse meno familiare. Le cose cambiano però se al posto del nome si citano le opere del compositore: Jesus Christ Superstar, II fantasma dell'Opera, le musiche per il film Evita, musiche spesso apprezzate anche dal più aristocratico musicofilo; ma che non sono nate per il teatro lirico o per la sala da concerto, bensì per il musical di Broadway e per il cinema. Musiche che utilizzano anche l'orchestra sinfonica e il linguaggio della tradizione colta, e che non disdegnano la melodia cantabile; opportunamente integrate tuttavia, all'occorrenza, dai mezzi elettrofoni del rock, da un'articolazione ritmica jazzistica, da una vocalità che ha le sue radici nel blues. E d'altra parte: un compositore che, pur lavorando in questa direzione, non rinuncia ad affrontare un genere di antica tradizione come la messa da requiem. Il che ne fa il degno omologo (e continuatore) di Gershwin appunto che infatti non veniva da studi classici e neppure dal jazz, ma proprio dalla popular music: dal mondo dei songs, insomma, da lì misurandosi in seguito con i generi "colti" del poema sinfonico, del concerto, dell'opera lirica.
A metà fra l'incipit e la chiusura del Festival, il 25-26 luglio, vi saranno altre due serate di spicco, riservate ai docenti di Musica Riva manifestazione che notoriamente consiste anzitutto in una serie di corsi di perfezionamento tenuti da maestri di fama internazionale e frequentati da qualche centinaio di giovani musicisti provenienti da tutta Europa e da vari paesi del mondo. Fra i nuovi docenti di quest'anno si segnalano il violista Danilo Rossi, il flautista Giampaolo Pretto e il fagottista Valentino Zucchiatti; mentre sono confermate le presenze di Mietta Sighele (direttore artistico del Festival) e Veriano Luchetti (canto). Bruno e Franco Mezzena (pianoforte e musica da camera), Nicholas Chumachenco (violino) e Arturo Bonucci (violoncello), Diego Dini Ciacci (oboe) e Alessandro Carbonare (clarinetto), Froydis Ree Wekre (corno) e Mauro Maur (tromba), Carsten Svanberg (trombone) e Marco Boemi (pianoforte), nonché di Yuri Ahronovic (dirczione d'orchestra).
Durante i corsi infine saranno i nuovi talenti a tenere i concerti serali: nella seconda settimana i migliori corsisti; nella prima settimana invece i vincitori di alcuni prestigiosi concorsi internazionali.