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Porfido: per gli amici la legge si interpreta

Enzo Sevegnani, Walter Ferrari

Leggiamo sull’Adige del 23 febbraio che il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi di alcune ditte operanti nell’area estrattiva nord del Monte Gorsa, nel comune di Albiano, contro quanto deliberato dal Comune nel 2017 relativamente al mantenimento dei rapporti di scavo, tra sommità e piede dei lotti, pari a 2:1 o 1:1.

Si tratta di decisioni assunte all’indomani dell’ennesimo evento franoso che ha interessato l’area nel 2016, dovuto anche alla mancata attuazione del Piano d’Attuazione sovracomunale che avrebbe dovuto coinvolgere l’intera area estrattiva nei comuni di Albiano e Lona-Lases.

Dall’articolo si apprende che sulla questione aleggia lo spauracchio della dichiarazione di decadenza della concessione, “considerato che il Servizio minerario è già intervenuto più di una volta per evidenziare il mancato rispetto del progetto di coltivazione deliberato dal Comune”.

Di fronte a simili affermazioni stupisce l’atteggiamento del Sindaco di Albiano che, “vista la delicatezza del tema” ha deciso di scegliere un “approccio prudente”, cercando di prendere tempo “per verificare con gli uffici tecnici e legali”. Ricordiamo che l’art. 28 della legge provinciale in materia di cave prevede che “il Comune dichiara la decadenza della concessione” qualora vi sia stata “per la terza volta nell’arco di sei anni, una violazione di previsioni del progetto di coltivazione, se la violazione comporta grave pregiudizio per la razionale coltivazione dei giacimenti”.

Il grave pregiudizio nel nostro caso è senz’altro dato dall’aggravarsi dell’instabilità del versante dovuto al mancato alleggerimento alla sommità dei lotti e in proposito potrebbe entrare in gioco anche il comma 7, nel quale è previsto che “l’autorizzazione o la concessione possono essere revocate dal comune … quando la prosecuzione dell’attività di cava… può pregiudicare la stabilità del suolo”.

Pensiamo che una “diffida ad adempiere” nei confronti delle ditte sarebbe stato un atto dovuto, la necessaria verifica avrebbe dovuto riguardare semmai l’avvenuto accertamento delle tre violazioni. L’atteggiamento del Sindaco di Albiano, però, fa emergere ancora una volta quali interessi prevalgano e chi realmente amministri i Comuni della zona del porfido.

Enzo Sevegnani e Walter Ferrari (Coordinamento Lavoro Porfido)

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