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Cime tempestose, ottobre 2019

Furia senile

“Carola, la capitana dei migranti che sfidano il mare per venire qui a romperci i coglioni, non è cretina: semplicemente è una iattura”.

“Tra il popolo italiano e il governo di Roma c’è un abisso, a dimostrazione che la nostra democrazia è una merda in scatola”.

“Mezzo mondo segue appassionatamente le teorie astruse di Greta. Come mai? Semplice. La gente non crede più a niente tranne che alle balle”.

“Massimo Fini, grande giornalista precocemente diventato piccolo come un moscerino e soprattutto miserabile, dice che sono un azzeccagarbugli. Bene. Lui poveraccio non azzecca più neanche i garbugli con i quali si strangola rendendosi patetico”.

“Calano i tumori in Italia e gli ambientalisti del tubo si irritano, preferiscono lo smog assassino”.

(Tweet di Vittorio Feltri, 15-25 settembre)

Avanti il prossimo!

“Il crollo del Ponte Morandi sarebbe, secondo lui, la truffa del secolo: bare vuote e parenti comparse che parteciperebbero alla messinscena per ottenere risarcimenti. E sono mesi che bombarda il web con la sua teoria cospirazionista. Non fu una tragedia imprevedibile, e non ci furono vittime: la tesi è che il ponte fu fatto saltare in aria con un carico di dinamite e la procura di Genova e coloro che stanno lavorando all’inchiesta sono parte del disegno, fatto di video manipolati e informazioni secretate. Ma adesso la tesi del complotto è diventato oggetto di un’inchiesta penale che ha messo sotto accusa in modo formale l’autore della strampalata teoria, Rosario Marcianò, esperto italiano delle scie chimiche”.

(repubblica.it, 22 settembre)

Il riposo del guerriero

“Esperimento di oggi: paccheri con acciughe e capperi, tutta roba buona e italiana. Vi saprò dire”.

(Pagina Facebook di Matteo Salvini, 20 settembre)

Lotte intestine

“L’aver causato la sospensione dell’assemblea condominiale, per aver strappato ed ingoiato il verbale di assemblea, costituisce reato di violenza privata. Lo ha affermato la Corte di Cassazione”.

(La Stampa, 21 settembre)

Allegria!

“Trasporta un defunto ed intanto canta a squarciagola al volante del carro funebre. Accade a Napoli ed il video del becchino neomelodico finisce subito in rete. Il filmato, in cui l’uomo viene ripreso mentre chiede di inquadrare “il nonno allegro” che è alle sue spalle, è stato ripreso dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che si è detto sorpreso e basito”.

(ilmattino.it, 21 settembre)

Il vero pericolo

“L’attivista cattolico cileno Juan Miguel Montes svela i retroscena dell’evento (il Sinodo amazzonico) che inizierà il 6 ottobre: - Gli incendi e la crisi ambientale sono un pretesto per sviluppare un modello collettivista e pauperista che promuove una visione socialista e critica centinaia di anni di missioni -”.

(La Verità, 20 settembre)

Modernità

“Si tuffa per chiedere alla fidanzata di sposarlo: muore affogato”.

(corriere.it, 22 settembre)

Aria fritta

“A distanza di 35 anni dalla sua definizione, il logo dell’Ateneo trentino si fa più lineare e moderno, senza dimenticare il legame con le sue origini e il valore in chiave storica e identitaria... Gli interventi si sono concentrati su tre elementi che lo compongono: il sigillo, il colore guida e il logotipo. Per quanto riguarda il sigillo, i tratti che delineano il sole, le lingue di fuoco e il tratteggio dell’aquila di San Venceslao sono stati alleggeriti per rendere più chiare le forme e agevolarne l’applicazione... Introdotto un nuovo colore guida. Si tratta del rosso..., un colore scelto per la sua capacità di evocare audacia, valore, autorevolezza. Per l’Araldica, infatti, è il colore più stimato, associato all’idea di nobiltà e distinzione. Nella sua declinazione più moderna e vivace, il punto di rosso scelto per il nuovo marchio di Ateneo suggerisce l’energia e il coraggio indispensabili per un’Università in continua innovazione, aperta alla dimensione internazionale. Non a caso, il rosso è il colore scelto anche da tanti atenei rinomati e competitivi come Harvard, Cambridge e il MIT”.

(Università Trento News, 19 settembre)

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