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“Polieticus”: una bella esperienza

Un campus di sette giorni di formazione sui temi socio-politici per 20 ragazzi della nostra regione

Era una giornata di ottobre quando comparve la prima scintilla di un piccolo grande progetto: “Polieticus”. Sognavo l’incontro di giovani che nella difficoltà dell’essere diversi si incontrassero, parlassero e discutessero dei loro ideali, delle loro diversità, e di come sarebbe stato possibile poi collaborare per fare qualcosa di concreto assieme.

Sto parlando di tutti quei giovani che già si attivano nelle loro comunità, che prendono posizioni e le difendono con tutti loro stessi; ma parlo anche dei ragazzi che nella loro quotidianità non trovano nulla di stimolante, che restano nella loro “normalità” che troppo spesso finisce per annoiarli.

Erano le ultime giornate del mese di maggio dell’anno successivo quando il progetto “Polieticus” partiva (in collaborazione con l’ASIF -Azienda Speciale Infanzia e Famiglia. “Chimelli” di Pergine e l’Associazione “Rondine” di Arezzo) a livello effettivo, presentandosi al pubblico di giovani del Trentino come un campus di sette giorni di formazione sui temi socio-politici: una settimana di convivenza, laboratori e incontri vissuti in gruppo per affrontare gli argomenti caldi, in un clima confidenziale ma formativo.

Parità di genere, immigrazione e integrazione, violenza, diversità e conflitto, responsabilità politica e sociale: questi i temi su cui “Polieticus” ha scelto di focalizzarsi per dare l’opportunità a 20 ragazzi della nostra regione di formarsi attraverso l’incontro con formatori esterni e soprattutto con i propri pari.

Sono una studentessa del Liceo Scientifico Da Vinci di Trento e ho avuto la fortuna di aver lavorato a questo progetto per alcuni mesi e con tutta me stessa. Prendere in mano un piccolo grande progetto come “Polieticus” è stato difficile, ma è stata anche una delle cose più positive e gratificanti che abbia mai fatto, nonostante le cose non siano andate come avrebbero dovuto. Infatti in agosto “Polieticus” non è ripartito, a causa del numero di iscritti insufficiente.

Il lavoro di cinque mesi non è però andato perso: Undici formatori hanno avuto un contatto diretto con “Polieticus”, decine di persone hanno collaborato, una ventina di enti e associazioni hanno supportato la proposta, centinaia di ragazzi hanno conosciuto il campus.

Il mio invito è quello di imparare a coglierle, queste occasioni, mettersi in gioco a qualsiasi età ma prima di tutto alla nostra! “Polieticus” tornerà ancora più ricco, per arrivare a tutti i ragazzi trentini che vorranno cogliere questa piccola grande, nuova, sfida.

Commenti e risposte sono assolutamente ben accetti:

https://www.facebook.com/Polieticus/

giadaroat.apply@gmail.com

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