C’era una volta la Palestina?
Recentemente il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con la sua solita spavalderia, ha firmato il trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, riconoscendo implicitamente in tal modo quest’ultima quale capitale d’Israele.
Sono passati trent’anni dall’inizio della prima Intifada che, sia pure a caro prezzo, aveva dato speranza al popolo palestinese da troppi anni oppresso nella propria terra trasformata in una patria occupata e negata.
Trent’anni fa anche da noi in Valle di Cembra un gruppo di giovani iniziò un percorso di solidarietà con il popolo palestinese che sfociò nel 1988 in un gemellaggio tra il Comune di Lona-Lases ed il villaggio palestinese di Beita. Gemellaggio suggellato l’anno seguente dall’incontro dell’allora Sindaco Vigilio Valentini con il rappresentante dell’O.L.P. In Italia Ali Rashid.
Cosa è rimasto al popolo palestinese di quelle speranze? Ben poco a giudicare dagli avvenimenti di questi anni nei quali ha conquistato la vita da recluso nel ghetto di Gaza e una pseudo autonomia in una Cisgiordania frantumata dagli insediamenti israeliani, il cui status non è mai realmente mutato da quando veniva definita “Territori Occupati”.
Anche in Valle di Cembra pensiamo che pochi ricordino il coraggio di quei giovani che, attorno al Comitato Popolare di Lona Lases, avevano dato vita ad una iniziativa di solidarietà internazionale che mirava a scardinare i luoghi comuni che giustificavano Israele in virtù di quanto subito dagli ebrei nei campi di sterminio nazisti. Iniziativa che si sostanziò anche nell’affidamento a distanza di alcuni bambini palestinesi e nell’istituzione presso il Consorzio di Biblioteca Albiano/Lona-Lases di una sezione di Storia e Cultura del Mondo Arabo, curata con passione dall’allora bibliotecario Giulio Bazzanella. Le attività culturali che seguirono furono determinanti nella formazione di un clima sociale più aperto e disponibile all’accoglienza dei molti immigrati maghrebini che proprio in quegli anni stavano arrivando a lavorare nelle cave di porfido.
Non dimenticheremo mai la calda accoglienza che nel 1990 venne riservata al gruppo musicale palestinese degli Handala quando, nell’ambito di altre iniziative relative al gemellaggio, tennero il loro concerto nel piccolo teatro di Lona, per l’occasione gremito di giovani del posto accanto a lavoratori marocchini e tunisini. L’eco di quell’iniziativa è sicuramente rimasto nella generazione dei figli di quelli che allora ne furono protagonisti, ma il clima culturale della Valle di Cembra oggi è assai lontano da quelle vicende, la cui attualità purtroppo non è tramontata.
Ora, di fronte all’ennesimo strappo alle risoluzioni dell’ONU da parte degli Stati Uniti, non possiamo che condividere la preoccupazione espressa da Papa Francesco. In un mondo nel quale la tensione sta salendo, il passo americano non farà altro che aggravare la situazione, esasperando per l’ennesima volta la delusione trentennale del popolo palestinese, popolo al quale va ancora oggi la nostra solidarietà.