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C’è ciclista e ciclista...

Claudio Riccadonna

Tra i 400 km di piste ciclabili della nostra provincia, anche il tratto fra Ala e Rovereto si distende immerso nel verde incantevole, tra le coltivazioni di vite e il fiume Adige che lo costeggia, con i suoi saliscendi alternati a salutari pedalate, e in alcuni punti inerpicandosi particolarmente, costringe a non pochi sforzi i meno allenati. Tra i frequentatori della pista non mancano le rilassanti camminate di singoli,le passeggiate di coppie o di famiglie impegnate nella guida di passeggini. Ma occorre essere costantemente vigili, guardandosi alle spalle dall’arrivodi taluni supersonici ciclisti, che sfrecciano ad elevata velocità, non di rado in gruppo, forse inseguendo per un attimo l’emozione del professionismo, allo sprint finale di un’appassionante classica internazionale.

Eppure all’altezza del passaggio di Marco è visibile un cartello che delimita la velocità a 30 kmh, talvolta però disatteso; ma che importa!

Quel che conta per alcuni è volare, provare l’ebbrezza della velocità, sentirsi per qualche momento padroni del mondo, inseguire forse qualche frustrato sogno di gloria. Il ciclista dilettante o la famiglia allegramente spensierata lascino libero il passaggio a lorsignori, se vogliono evitare l’ira funesta, se non gli improperidei campioni

Fra poco magari s’imporrà un nuovo segnale triangolare, a monito collettivo: Attenzione a non essere travolti!

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