Cristina Zavalloni
Una cantante dalle mille voci
A vederla così, vestita come una elegantissima dark lady degli anni Venti, allampanata e sinuosa, è impossibile non pensare a quanto Cristina Zavalloni sia chic, nella vocalità, nella tenuta del palco, nella scelta del repertorio. Sul palco con lei Cristiano Arcelli al sax alto, Daniele Mencarelli al basso e Alessandro Paternesi alla batteria, con cui ha costruito, arrangiato e inciso “Special Dish”, il suo ultimo album.
La Zavalloni non è etichettabile come cantante legata ad uno specifico genere musicale: eclettica, curiosa, colta, spazia dal jazz alla musica classica, dal pop alle tradizioni popolari, facendo della straordinaria versatilità della sua voce l’unica cifra stilistica che può contraddistinguerla. Anche in questo ultimo lavoro, con un organico piuttosto scarno rispetto ai precedenti, i brani sono un caleidoscopio di generi, atmosfere e sapori, dove si alternano liriche greche, canti della tradizione brasiliana, successi pop degli anni Settanta e Ottanta come “Sweet Dreams” degli Eurythmics e standard jazz originali. E su tutto la voce della Zavalloni, potente e seduttrice, a tratti meravigliosamente sporca e poi straordinariamente limpida, che spesso si fonde e si confonde con il timbro netto e terso del sassofono di Arcelli; ed è un canto talmente espressivo da risultare corporeo, teatralizzato, enfatizzato da una mimica e da una gestualità a tratti quasi esagerata. La Zavalloni quasi urla, in “Doralice”, come un lamento isterico da prefica brasiliana, e poi ogni cosa si mescola nella sua versione di “My favourite Things” (quella che chiedono a “Fahrenheit” su Radio Tre a tutti i musicisti che ospitano nel programma), dove il genere e lo stile, il timbro di voce e strumenti cambiano al massimo ogni sei battute. E poi è silenzio: solo lei sul palco e uno struggente canto d’amore siciliano; l’atmosfera cambia di nuovo, repentinamente, si fa improvvisamente densa e commossa e… se non conoscete questa artista andatela a cercare, su YouTube, in un negozio di dischi, su I Tunes. Ne resterete incantati.