Un lutto
Ernesto Manzana ci ha lasciato improvvisamente; ora i teatri della Vallagarina sono più vuoti e un pochino più tristi. Ci rimane la sua passione per la lingua italiana e per il dialetto trentino, era un accanito lettore di dizionari dove cercava non solo il significato più profondo delle parole ma anche il modo più corretto per pronunciarle, il luogo più sicuro dove far cadere gli accenti. Era un piacere vedere la sua mimica facciale i suoi gesti lenti e sapienti mentre dialogava con le parole. Questa era la sua passione: saper gustare tutte le sfumature delle lingua. Nei suoi occhi si leggeva sempre la voglia di comunicare e confrontarsi con tutti sia sul palcoscenico che in una tavolata fra amici.
La sua passione per la lingua e per il teatro ma soprattutto la voglia di comunicare e di partecipare l’hanno portato a collaborare con tutte le compagnie della Vallagarina. Nonostante l’esperienza e le indubbie capacità, non è mai stato attratto dall’organizzazione di una compagnia teatrale, dalla regia, perché la sua passione era troppo coinvolgente, troppo immediata, passionale e non gli lasciava il tempo e lo spazio per i piccoli compromessi che la regia e la gestione dell’attività di una compagnia teatrale comportano.
Spesso questa generosità lo coinvolgeva contemporaneamente in diversi spettacoli, (anche due alla settimana) dove era in grado di calarsi sia nei panni di personaggi complessi che in figure più semplici. Spesso anche con due compagnie teatrali diverse. Ha recitato pressoché con tutte le compagnie della Vallagarina ed è stato diretto da numerosi registi.
In queste sue interpretazioni era sempre rigoroso e preparato, pur lasciando spazio ad una sua personalissima ispirazione che rendeva ogni recita qualcosa di unico e irripetibile. Indimenticabile è la sua collaborazione e partecipazione agli eventi culturali proposti dal Laboratorio di Arte grafica presso la nostra Biblioteca civica.