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Una legge salva-inquinatori

Una nuova legge sui reati ambientali è stata varata dal Parlamento. Verrebbe da dire finalmente, poiché l’ambiente ha bisogno di essere tutelato da speculatori che mettono a repentaglio la salute delle persone, degli animali e l’integrità dell’ecosistema.

Senonché, c’è un avverbio che rende la legge poco attuabile, anzi apre le porte a condoni su situazioni devastanti. L’avverbio è “abusivamente”. La legge sui cosiddetti “ecoreati”, prevede all’art. 452 quater la definizione di disastro ambientale, rilevato come tale solo se cagionato, appunto, “abusivamente”. Che significa? Facciamo un esempio pratico. L’azienda X produce acciai e, per definizione, emette inquinanti che sono regolamentati da soglie; per svolgere l’attività, l’azienda ha bisogno di un’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA); se però l’azienda emette inquinanti fuori soglia, causando danni ambientali, avendo l’autorizzazione a produrre, non rientra più nella perseguibilità di disastro ambientale, poiché non era abusiva, ma autorizzata! Rimane il provvedimento amministrativo, rimane l’obbligo di sistemare gli impianti, ma le responsabilità non sono più penali, non vi sarà più certezza della pena.

Le prime notizie che ci giungono sono, per esempio, proprio sul caso ILVA a Taranto; sembra che l’azienda, che ha determinato incrementi paurosi del tasso tumorale dei cittadini di Taranto, appena appresa l’approvazione della nuova legge, stia cambiando strategia. Non più patteggiamento della pena, con conseguenti indennizzi, bensì scelga di andare in giudizio, poiché con questo nuovo impianto normativo, non essendoci abusività nell’attività, le responsabilità penali verrebbero meno. Oltre al danno, anche la beffa!

Lo stesso magistrato Guariniello ha dichiarato che questa legge rischia di creare dei salvacondotti per chi ha impunemente inquinato. E cita come esempio il processo Eternit, altro disastro che coinvolge praticamente tutto il Paese, perché il problema amianto è diffuso ovunque. La legge è stata votata da quei parlamentari in questi anni hanno determinato scelte assurde per la tutela ambientale del Paese, e stupisce che sia stata votata e acclamata come una vittoria anche dal Movimento 5 Stelle. Possibile che sia sfuggita loro una simile truffa? Perché proprio di questa si tratta.

Svendere così la salute pubblica e l’integrità dell’ambiente è un altro passo indietro del nostro Paese, sempre più in balìa di interessi lobbistici che continuano a influenzare le scelte politiche. Noi Verdi stiamo studiando un ricorso alla Corte europea, perché non si possono lasciare impuniti coloro che causano morti e devastazioni ambientali, come nel caso di Taranto. Dobbiamo alzare la voce, come cittadini e protestare; ne va della nostra incolumità, della nostra salute e di quella dei nostri figli.

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