Cime Tempestose, marzo 2015
Giornalismo d’inchiesta
“Al Senato arriva la Bindi e cala il gelo. La presidente della Commissione antimafia ha percorso il Transatlantico con scarponcini a lutto con tanto di interno in pelliccia. E poi una doppia borsa a tracolla, delle quali una viola. E ancora, per completare il look, uno sciarpone nero e grigio. Il dubbio di chi l’ha vista era che la Bindi fosse pronta a partire per un rifugio alpino”.
“La lotta della Bonino contro il tumore: ecco le prime foto del suo viso”.
(Libero, 14 febbraio)
Il disastro
“Con gli immigrati è in corso un’operazione di sostituzione etnica coordinata dall’Europa... il popolo padano è vittima di pulizia etnica”.
(Matteo Salvini, Radio Padania, 16 febbraio)
“Ci umiliano gli ultrà olandesi. Ci minaccia L’isis. L’india ci spernacchia coi marò. L’Ue ci impone tasse e balzelli. La sinistra inventa ridicoli stemmi per Roma, e non si cura del nostro patrimonio. E ora di svegliarsi!”
(Il Giornale, 21 febbraio)
Diversi, ma non froci!
“Noi trentini siamo autonomi proprio perché diversi. Noi amiamo le diversità e sappiamo che la diversità è sinonimo di ricchezza e valore aggiunto. Per questo non sentiamo il bisogno di varare una legge (quella contro l’omofobia, n.d.r.) per chi è o si sente diverso, perché, grazie a Dio, siamo tutti diversi... I ladini e i trentini non hanno bisogno realmente di questa legge... una legge che nell’educazione a scuola, nei mass media, nell’ambito lavorativo inculca una cultura che non è quella trentina”.
(www.fassalux.it)
Fatwe dolomitiche
Le imprudenti parole di Oliviero Toscani (“I veneti, un popolo di ubriaconi e alcolizzati”) hanno ovviamente suscitato negli interessati reazioni sdegnate: la Giunta comunale di Calalzo, in una delibera, dopo aver affermato che “le parole di Toscani non possono ritenersi satira”, ha deciso di dichiararlo persona non gradita nel Comune, mentre il governatore veneto, il leghista Luca Zaia, dopo aver deplorato che Toscani non abbia chiesto scusa, ha avviato un’azione legale, accusandolo di razzismo.
L’uomo della provvidenza
“Voglio andare a Tripoli a incontrare il premier Al Thani, perché il governo italiano è formato da cacasotto. Non chiedo protezione, vado con le mie forze. Sto studiando il modo migliore per farlo: passando per Tunisi oppure andando a Lampedusa e sperando di trovare qualcuno che mi porti fino alle coste libiche. Meglio ancora, se fosse possibile, con un aereo fino a Tripoli”.
(Tweet di Gianluca Buonanno, eurodeputato leghista, 15 febbraio)