Dellai “vicino” di Fiemme ma in trasferta a Roma
In Fiemme si sono sofferti i festeggiamenti riservati in valle Rendena all’ex presidente della Giunta Provinciale di Trento Lorenzo Dellai: sindrome da serie B. Perché non ci abbiamo pensato noi? ci si è subito chiesti.
Al termine delle gare del Tour de Ski sul Cermis (a nemmeno 48 ore dalla tragedia della motoslitta), grazie alle grappe che si sommavano, alcuni sindaci e amministratori della Magnifica Comunità di Fiemme, lo stesso Dellai e l’assessore Mauro Gilmozzi maturano uno straordinario recupero. Perché, all’inizio della campagna elettorale e in occasione della festività del patrono di Cavalese, il 20 gennaio, non insignire il principe uscente della vicinia onoraria (il “vicino” è un residente in Fiemme e membro della Magnifica Comunità)? Subito fatto: lo Scario (il capo della Magnifica) si impegna a convocare il Consiglio dei regolani (organo dirigente della Magnifica), e il sindaco di Cavalese ad organizzare la festa della consegna della onorificenza in piazza per sabato 19.
Tutto doveva rimanere segreto, tanto che, nella convocazione del Consiglio, all’ordine del giorno (15 gennaio) non viene nemmeno citato il nome del destinatario dell’onorificenza. Ma arriva l’intoppo: alcuni vicini vengono a sapere, non approvano e intervengono sulla stampa. Quando? Il 15 gennaio, ovviamente.
Dellai, bruciato, incassa e ritira immediatamente la disponibilità, la festa viene annullata ed i regolani delusi se ne tornano a casa dopo due minuti di riunione. “Siamo stati oggetto di strumentalizzazione” - lamentano.
Clamorose le dichiarazioni dello Scario, a nome di sindaci e regolani: “Chi ha protestato è esterno alla Magnifica, non ha diritto di intervento... strumentalizzazione politica”. A parte la falsità della dichiarazione (a protestare erano regolani e vicini), nelle strade tutta la gente pensa all’opposto: “Un atto di sudditanza, di servilismo, un inchino al principe; se Dellai ha fatto qualcosa per la valle lo ha fatto con soldi pubblici, era solo un nostro dipendente”.
Come bene ha rilevato uno storico fiemmazzo, Claudio Betta, l’iniziativa, tanto maldestra, era solo un tentativo di avvio della campagna elettorale a sostegno del principe.
Così Fiemme viene ancora una volta surclassata dalla Rendena, nonostante tre edizioni dei mondiali, nonostante nuove strade, impianti e palazzi costruiti con fondi provinciali pubblici. Ma con un ospedale totalmente dimenticato e sempre più ridimensionato nella sua operatività e nella struttura.