Chiesa e politica
La Chiesa si è sempre interessata della politica, fin da quando Teodosio promosse il cristianesimo a religione di stato. Ma un certo pudore, forse solo l’ipocrisia, ha voluto che si velasse questo interessamento alla più terrena delle attività umane. Ora, invece, non dobbiamo più sforzarci di intravedere oltre il velame. La cortina è caduta con le parole del cardinale Tarcisio Bertone. Il segretario di stato del Vaticano, ha annunciato apertis verbis che il prossimo incontro di vertice con il suo omologo, il presidente della Cei, il cardinale Bagnasco, avrà all’ordine del giorno, non l’organizzazione di qualche convegno eucaristico, ma le elezioni genovesi. “D’altra parte - ha aggiunto con candore - siamo stati entrambi arcivescovi di Genova”. Una rivelazione per molti cattolici, per i quali le Scritture sono ancora la parola di Dio e Cristo morì sulla croce, come egli disse, per un regno che non è di questo mondo. Essi non possono accettare che i cosiddetti ministri di Dio arrivino a svilire la cristiana escatologia oltremondana piegandola alla mediocre quotidianità, ad interessi del tutto terreni.