Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Cantautori o profeti?

Luigi Francesco Traverso

Due canzoni su tutte: “Povera patria” e “In questo mondo di ladri”. Entrambe sono state scritte tanti anni or sono, ma sono più attuali che mai. Entrambe le canzoni sottolineano il disagio derivante da “abusi di potere”, da “governanti, quanti perfetti e inutili buffoni” e da un “mondo di ladri e un mondo di eroi”.

Ebbene, a parte queste due citazioni, stiamo vivendo in un momento veramente speciale. Non basta la crisi, non bastano i sacrifici che si chiedono al popolo, ma non a tutto. Ci si mettono anche truffe, imbrogli, interessi privati e porcate di ogni genere. Non si finisce con la Margherita e si comincia con la Lega, non si finisce con la Lega che si comincia con il presidente della regione Puglia, non si finisce con il presidente della regione Puglia che si riprende la seconda o terza o ennesima tranche di imbrogli nel mondo della sanità. Noi cittadini, intanto, siamo battuti come l’incudine.

Il professore, primo ministro, preannuncia che se dovessero prefigurarsi calamità impreviste e imprevedibili, le accise sui carburanti saranno ulteriormente incrementate. Parlavano anche di prendere un paio di centesimi su ogni SMS inviato, e forse anche ricevuto.

Però tranquilli, che l’IMU la pagheremo in tre rate. Non sappiamo neanche ancora quali saranno le percentuali, quali le esenzioni, ma intanto avanti tutta, tassando come seconda casa anche l’unica casa di chi vive al ricovero. Non ci risparmiano il salasso, e il sangue ce lo toglieranno a mezzo litro per volta così, forse, riusciremo a sopravvivere per essere nuovamente sottoposti a prelievo sanguigno. Mi sembra di vivere in un incubo.

Nel frattempo però, visto che con i soldi del finanziamento pubblico ai partiti, mascherato sotto la voce “rimborsi elettorali”, si sono verificati alcuni piccoli inconvenienti, i segretari dei tre partiti che sostengono il governo e non solo, ritengono che sia giunta l’ora di rendicontare sui soldi pubblici incassati dai partiti. Nessuno però parla di ridurre quel gettito di danaro pubblico che penso che il popolo Italiano non sia più in grado di potersi permettere.

Ho sentito una timida voce fuori dal coro da parte di Fassino, il filiforme sindaco di Torino, che ha paventato, ma piano piano piano, quasi sottovoce, l’ipotesi di ridurre il finanziamento pubblico ai partiti. Forse lo epureranno.

Che dire? Personalmente sono perché il finanziamento pubblico ai partiti venga mantenuto ed in tal senso sono uno dei pochi sconfitti al referendum che ne aveva deciso l’abolizione. Sono però convinto che quella torta debba essere ridotta all’essenziale. Non penso sia moralmente corretto distrarre quei soldi per garantire la bella vita a tanti personaggi di basso profilo. Che strano! Una volta quando qualcuno prendeva dei soldi che non gli competevano per spenderseli per i fatti propri si diceva che ruba, adesso invece si distrae. Finiamola almeno con i sinonimi e chiamiamo le cose con il loro nome.

Comunque i costi della politica non si riducono, non si toglie neanche il superfluo. Poverini, come potrebbero sopravvivere gli ex presidenti di Camera e Senato senza avere un ufficio, una macchina, un autista e magari anche segretari e scorta? Intanto i Comuni non si accorpano, le province non si riducono ed i parlamentari si ipotizza di ridurli, ma proprio poco poco poco, quasi niente.

Povera Italia. Incomincio veramente a preoccuparmi.

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.