Cime Tempestose, marzo 2012
Disguidi del bilinguismo?
Il Trentino del 16 febbraio racconta che al Bit di Milano - la fiera del turismo - per attrarre clienti, lo stand altoatesino propagandava le bellezze del suo territorio con una bella immagine di Arabba (provincia di Belluno). Al che l’assessore al Turismo del Veneto ha commentato giulivo: “Arabba è davvero una località splendida... Non so se prendermela o ringraziare il Sudtirolo per averne così magnificamente proposto le piste innevate... Del resto, non è la prima volta che le Dolomiti venete compaiono nella pubblicità di territori vicini... Il rammarico sta nel fatto che i cittadini e gli operatori della veneta Arabba non possono disporre delle medesime risorse e opportunità finanziarie dei loro vicini trentini e altoatesini”. I quali d’altronde, per storditaggine se non per generosità, almeno stavolta hanno provveduto a proprie spese a riequilibrare la situazione. Forse - ipotizza qualcuno - i responsabili della svista, germanofoni, ritenevano Arabba il nome italiano di qualche loro località...
Etica venatoria, 1
“Altrove non si ha una visione antropomorfa degli animali, non si pensa ad un bambino e alla sua mamma. Che dire allora del vitello? Non è affatto detto che uccidendo la femmina di capriolo i piccoli muoiano: si tratta di piccoli già svezzati, che già dal tardo autunno pascolano”.
(Sandro Flaim, ex presidente dei cacciatori trentini. L’Adige, 22 febbraio)
Dalla precarietà alla rendita
“Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha deciso di proporre un romantico e originale incentivo a convolare a nozze (gli ultimi dati Istat evidenziano un calo del 6% del tasso di nuzialità). Da domani tutti coloro che si sposeranno riceveranno 6 schedine dei nuovi giochi Win For Life, che danno la possibilità di vincere una rendita mensile”.
(L’Adige, 23 febbraio)
Sensibilità leghista
Il consigliere provinciale della Lega Giuseppe Filippin nei giorni scorsi ha provveduto a ricoprire il volto di Bossi in alcuni manifesti dell’Idv che raffiguravano il Senatùr come un cagnolino al guinzaglio di Berlusconi: “Il cartellone è eticamente e politicamente scorretto - leggiamo sul Trentino dell’11 febbraio - Ho trovato l’immagine di cattivo gusto. Dimostra scarsa sensibilità nei confronti di una persona che ha subito anche delle vicende personali importanti... Mi ha lasciato perplesso che nessuno avesse sentito l’esigenza di dissociarsi pubblicamente...”. L’inedita delicatezza di sentimenti di un esponente leghista sta a significare - sul piano etico - che quel partito non produrrà più manifesti con un “Fuori dalle balle!” rivolto agli immigrati? E che, politicamente, farà autocritica per i voti su Cosentino, Ruby e le leggi ad personam?
Il custode della farfalla
“In questi 18 anni di servizio ai cittadini attraverso un ruolo parlamentare sono riuscito a mantenere intatta la mia distanza dai partiti tradizionali, interpretando la più leggera e libera formula del ‘partito farfalla’ di Forza Italia”.
(Comunicato del sen. Giacomo Santini, 12 febbraio)
Presto a “Porta a Porta”?
“Rispetto alla sentenza di condanna emessa dal tribunale nei confronti degli ebrei che sacrificarono il martire (Simonino, n.d.r.), nessuno ha dimostrato il contrario, né alcun altro processo risulta essere stato fatto. Mi rendo conto che comunque non sarebbe cosa facile istituire un processo di revisione, in quanto il corpo di san Simonino è stato accuratamente occultato. Con la tecnologia e i mezzi attuali (per esempio quelli dei RIS di Parma), esaminare il corpo del santo, fra l’altro rimasto incorrotto nel tempo, avrebbe sciolto i dubbi degli scettici e le argomentazioni dei delatori.
(Emilio Giuliana, già candidato a sindaco di Trento per Fiamma Tricolore, 27 febbraio)
Largo ai giovani!
“La Civica Casa di Riposo di Trento si avvale da febbraio di un nuovo specialista. Si tratta dell’ottantunenne dott. Antonio Morsetti, già collaboratore della Civica, che torna sulla breccia con un contratto di consulenza”.
Trentino, 22 febbraio
Nani & ballerine
“Si sono presentati come ‘Popolo degli Intelligenti’ i nostri eroi: l’acuto statista Domenico Scilipoti, il fine saggista Alfonso Luigi Marra, e l’ex bocconiana in sospetto di ninfomania (parole sue) Sara Tommasi, che si sono radunati a Roma per contrastare il ‘signoraggio bancario’ e la morte della democrazia per mano del governo Monti. ‘Possiamo conquistare Montecitorio’, ha urlato l’allegro trio pieno di brio, e mentre il dotto Scilipoti dissertava sul complottismo e altre amenità, la Tommasi mostrava al vento il suo lato B davanti ad un bancomat”.