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“Come in Europa”?

Nicola Cosentino, un parlamentare poco “europeo”.

Lo Stato chiede di aumentare l’età delle pensioni perché in Europa tutti lo fanno. Noi chiediamo invece di arrestare i politici corrotti, di allontanare dai pubblici uffici i condannati in via definitiva, perché in Europa tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure.

Chiediamo di dimezzare il numero di parlamentari, perché in Europa nessun paese ha così tanti parlamentari.

Chiediamo di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a deputati e senatori, perché in Europa nessuno guadagna come loro.

Chiediamo che il “mestiere” di politico si possa esercitare al massimo per due legislature, come fanno in Europa.

Chiediamo di mettere un tetto massimo all’importo delle pensioni erogate a chiunque dallo Stato, poiché in Europa nessuno percepisce 37.000 euro al mese di pensione come avviene in Italia.

Cari ministri, non ci paragonate alla Germania, dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello Stato sino al 18° anno d’età, il 90 % degli asili e dei nidi sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro al mese come in Italia.

E neppure alla Francia, dove le donne percepiscono dei sussidi proporzionati al numero dei figli, e dove non si pagano delle accise sui carburanti in relazione a eventi di cent’anni fa.

Chiediamo a voi politici che la smettiate di offendere la nostra intelligenza. Il popolo italiano chiude un occhio, a volte due, un orecchio e pure l’altro, ma la corda che state tirando da troppo tempo sta per spezzarsi.

sergio.deromedis@alice.it

Commenti (1)

Fallucca Concetta

Daccordissima, anche perchè dopo, l'allarme della Corte dei conti, sull'illegalità della p.a. con un costo di 60 mld l'anno ( quasi l'ammontare degli interessi sul debito pubblico che dobbiamo pagare), dovute essenzialmente all'evasione dell'IVA che supera il 36%; circa 40 mld per la sottofatturazione delle vendite e scontrini non battuti; alle consulenze della p.a. per fini clientelari, senza nessun interesse pubblico.
Il recupero ottenuto nel 2011 è di circa 15 milioni (pochissimo), si spera in una maggiore lotta al recupero dei beni frodati con il futuro ddl "anti-corruzione" del ministro Severino.
Tutto ciò, significa che ancora molto ci vuole per adeguarci ai requisiti standard richiesti per essere in Europa, però questa è l'ora di lottare per ottenere il meglio.
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