Traslochi telefonici
Dal 2 aprile 2007 al 17 febbraio 2009 per un trasloco di linea telefonica sono decisamente troppi! Il caso ha riguardato un cittadino che chiedeva il trasloco tra due vie nel Comune di Arco. Eppure, in caso di trasloco, Telecom Italia dovrebbe provvedere entro 10 giorni. Lo stabilisce l’art. 25 delle Condizioni Generali di Abbonamento, cioè il contratto che troviamo nell’avantielenco.
L’art. 26, inoltre, prevede che per ogni giorno di ritardo successivo al decimo spetti al consumatore a titolo di indennizzo una cifra corrispondente al 50% del canone mensile corrisposto. Oltre a ciò, è sempre possibile chiedere il risarcimento del danno non patrimoniale, che in questo caso consiste nei disguidi arrecati al consumatore dalla mancanza del servizio di telefonia fissa.
E questo è quanto ha chiesto l’avv. Gianfranco Depeder al giudice di Pace di Riva del Garda, l’avv. Fabiano Antolini, nella causa per conto del consumatore: condannare Telecom Italia S.p.a. al totale indennizzo previsto per 561 giorni di ritardo (3.758,70 euro), oltre al risarcimento danno non patrimoniale (1.200 euro), consistito negli innumerevoli disguidi causati.
Inizialmente Telecom si è difesa adducendo che il ritardo non era loro imputabile per circostanze di terzi, senza poi, nel corso del giudizio, essere in grado di dimostrarlo.
Ai consumatori, in casi simili, ricordiamo:
- Fate la richiesta di trasloco in forma scritta, in modo da avere una data certa da cui far partire i dieci giorni.
- In caso di ritardo, sollecitate parimenti in forma scritta.
- Nel caso in cui, per giustificare il ritardo, vengano addotti motivi dipendenti dal Comune o da altri, verificate di persona la loro fondatezza.
- In caso di persistente ritardo rivolgtevi a noi.