Tre piccole grandi vittorie
Nel maggio del 1996 nasceva a Trento un "Comitato permanente per la difesa delle acque", fondato da associazioni ambientaliste, sportive (pescatori e canoisti) e da vari comitati locali. Dopo due anni di intensa attività, contrassegnata da numerosi interventi presso gli enti locali, ricorsi alla magistratura, campagne stampa, raccolta di firme e invio di cartoline, il Comitato ha fatto il punto sui risultati di questa azione e in particolare della sua ultima campagna, denominata "Ridate acqua ai nostri fiumi", incentrata soprattutto sui guasti ambientali provocati dal proliferare delle centrali idroelettriche grandi e piccole.
La situazione - si è detto - è ancora molto difficile, ma qualche risultato è stato ottenuto.
Ad esempio, la progettata centralina sul torrente Grigno, che avrebbe praticamente intubato il corso d'acqua dalla sorgente alla confluenza nel Brenta, è stata bloccata da un ricorso presentato al Tar, che ha annullato una delibera della giunta provinciale.
Ancor più rilevante la vicenda riguardante ia diga di Valda: il ministero per l'Ambiente ha infatti accolto le richieste del Comitato per la salvaguardia dell'Avisio (vedi Diga di Valda: l'ambientalismo diventa maggiorenne), il che costringerà la Provincia a fare una valutazione d'impatto ambientale completa, valutando cioè anche le proposte alternative e non solo quella "ufficiale" come era stato fatto.
Ma il segnale forse pia importante viene dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che il 26 febbraio scorso, rinnovando all'Enel la concessione per la centrale idroelettrica di Mezzocorona (che era in proroga da ben 12 anni), ha imposto alla società una quantità minima di acqua da rilasciare nel Noce, secondo quanto previsto dalia legge. "Era precisamente la nostra richiesta" - dicono soddisfatti quelli del Comitato.