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QT n. 3, 7 febbraio 1998 Scheda

"Un po' di disappunto..." I commenti degli studenti

Nicola Modena: "L'impressione che ho avuto leggendo le risposte ai questionali proposti agli insegnanti dell'l.T.l. è che le persone non sono molto fiduciosa nella politica, piuttosto preferiscono riporre la loro fiducia in se stesse o nei loro figli.

La risposta che mi ha maggiormente interessato è la prima per le sue molteplici interpretazioni riguardanti il '900.

La diversità di queste risposte è stata utile per conoscere l'opinione dei professori, e approfondire da vari punti di vista la conoscenza dei personaggi che hanno 'fatto' il nostro secolo, sia in senso positiva che negativo".

Ivan Benoni e Luca Minati: "Dalle risposte dei questionari proposti ai professori ho ricavato una impressione piuttosto negativa, dovuta sia al numero di questionali raccolti, sia alla qualità di talune risposte. Sono numerosi gli interventi costruttivi e le riflessioni approfondite, ma sono varie anche quelle superficiali (a volte condite con qualche errore, specialmente nella grafia dei nomi di personaggi del nostro secolo).

La scarsa percentuale (solo il 36 %) di risposte (che secondo me rappresenta il segnale più negativo) dimostra uno scarso interesse da parte dei nostri docenti, notoriamente più attratti dalle materie tecnico-scientifico, per i problemi umanistici.

E' anche da questo che, secondo me, può nascere il disinteresse degli alunni nei confronti della letteratura e dell'attualità politica e culturale".

Giordano Segatta: "Dalle risposte degli insegnanti mi rendo conto di come la guerra, oltre che un grande evento del passato, sia una preoccupazione attuale. Le speranze degli insegnanti sono riposte nell'educazione, nella scienza, nelle associazioni di pace come l'ONU, e, infatti, {personaggi considerati più importanti del secolo sono Hitler, Einstein e il Papa. Mi rimane un po' di disappunto per i fogli lasciati in bianco, stracciati, per le risposte ironiche o scritte senza pensare, ma soprattutto per il fatto che, nello scrivere i nomi Einstein, "Che" Guevara o altri personaggi importanti, i nostri professori commettono molti errori di ortografia".

Alessandro Salerai: "Il ventesimo è il secolo della concorrenza estrema tra le potenze, ricordato con tutti quei nomi e quegli eventi che ne hanno marcato la crudezza e gli orrori. Ma questi sembrano passati e sepolti: nessuno ha scritto "preoccupazione" più grande che un "Nuovo Hitler" dichiari guerra al mondo.

La cultura che ha generato le tragedie appena passate è ancora, in qualche modo, presente e assetata di ricchezze, generando povertà, emarginazione e consumando il nostro mondo. Qualcuno prova a dare una spiegazione:"L'incapacità dell'uomo di capire e sentire la sofferenza dell'altro uomo". Per me è valida".