Fate qualcosa di sinistra!/2
Nel numero scorso avevamo avviato un dibattito sulla presenza della sinistra al governo, innescato dalle forti reazioni a un nostro precedente articolo sul congresso dei Democratici diSinistra (QT non è più un giornale libero), di Angelo Giovanazzi, già coordinatore dei comitati per l'Ulivo (Dopo i Comitati per l'Ulivo: un nuovo movimento?), di Giuseppe Ferrandi, candidato diessino alle ultime elezioni europee (Ci vuole un soggetto politico federativo). Il dibattito, pur tra alti e bassi, ci sembra globalmente interessante e significativo delle difficoltà e dei problemi veri del governo in questo periodo di non dichiarata transizione post-democristiana. Ci riserviamo di trarre delle note conclusive in uno dei prossimi numeri.
Qui però dobbiamo occuparci di cosette più misere. Riteniamo infatti di non poter passare sotto silenzio un passo dell'intervento di Albergoni: in cui oltre a rivendicare il diritto a condurre il partito senza essere "disturbato all’interno" e quello a "togliere la pubblicità" al nostro giornale perché "palesemente condizionato da alcuni dirigenti (diessini) critici" (del segretario), insinua anche che noi saremmo stati più condiscendenti verso la sua linea, se invece di toglierla, la pubblicità l'avesse raddoppiata. Per noi stessi che qui lavoriamo a tempo pieno e a stipendio zero, ma pure per tutti i redattori e collaboratori che anch'essi questo giornale lo fanno gratis, come pure per coloro che in diverse maniere lo sostengono, ci sembra una volgarità inaccettabile.
Ai lettori ogni ulteriore giudizio.