Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Una protesta da Levico

Antonio DeCarli

La situazione delle esalazioni nauseabonde emesse dall’impianto di bio-compostaggio di Campiello e dallo spargimento di fanghi non stabilizzati fa eccitare sempre di più gli animi degli abitanti della zona, sempre più preoccupati per i possibili danni alla salute e per il fatto che non arrivano le soluzioni promesse da Dellai. Sono più di 50.000 i volantini predisposti per le varie iniziative che il "Comitato di vigilanza sulle promesse di Dellai" ha in mente per le prossime settimane; ieri pomeriggio è iniziata la prima distribuzione. Si dice che il prossimo obiettivo sia il Consiglio provinciale. Gianni Beretta, deus ex machina dei mercatini e presidente dei commercianti levicensi, precisa: "Ci siamo incontrati recentissimamente con il Comitato. Abbiamo offerto spazi nel Parco assolutamente non defilati, che garantiscono loro visibilità e la possibilità di informare la gente. Abbiamo offerto anche il nostro aiuto nel sensibilizzare la popolazione sui possibili pericoli derivanti dalle esalazioni e dallo spargimento dei fanghi. Chi ci assicura che non sono pericolosi o che non potrebbero entrare nel ciclo alimentare?"

L’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi, da noi interpellato, dichiara: "Io ho la delega del Presidente da solo un mese e mezzo. Non siamo insensibili al problema e vogliamo risolverlo presto al meglio e in via definitiva per dare risposte alla gente e ai sindaci, anche perché il bio-compostaggio fa parte di un progetto importante per tutta la comunità trentina. Non è facile, ma stiamo lavorando per una soluzione che può essere dentro o fuori dalla Valsugana. Di più non posso dire".

Il sindaco Carlo Stefenelli è deciso: "Anche se si troverà una nuova collocazione all’impianto, ci vorranno tempi lunghi. Quindi sono intenzionato a proporre a tutte le aziende nostre partecipate ed anche quelle partecipate da altri Comuni come atto di solidarietà, di non conferire più i materiali alla Trentino Recycling".

Sono stati tanti i consiglieri provinciali e parlamentari che in questi tre anni hanno solidarizzano con la popolazione locale. Ma il Comitato non demorde: "E’ finito il tempo delle attese e della solidarietà, non molleremo finché l’impianto non verrà chiuso".

Ieri, all’incontro di Forza Italia sui problemi della Valsugana, agli oltre 120 presenti, Mario Malossini, Mauro Della dio, Walter Viola, Nereo Giovanazzi e gli altri rappresentanti del centrodestra presenti, hanno promesso che sarà battaglia dura sul biocompostaggio, autostrada della Valdastico, messa in sicurezza della SS47, completamento della metropolitana di superficie, difesa dell’Ospedale di Borgo. Malossini ha commentato: "C’è una giunta provinciale che distribuisce tante risorse, ma non risolve i problemi perché non ha uno schieramento coeso per poter decidere". Delladio ha parlato di "sindaci che hanno tenuto bordone ad una giunta fatta da incantatori di serpenti e leggi che stanno portando l’economia al collasso". Per Giovanazzi, "senza la Valdastico la popolazione della Valsugana soffocherà. I sindaci, tacendo, non fanno gli interessi della loro gente, sono solo saliti sul carro di chi governa".

Viola accusa: "La politica sanitaria della giunta Dellai e dei manager va contro gli interessi della popolazione. E’ necessaria una politica più responsabile. La coalizione di Dellai lo impedisce".

Articoli attinenti

In altri numeri:
Biogas e biocompostaggio: da Fiavè a Levico niente di nuovo
Comitato Iniziative Giudicarie Esteriori
Compostaggio balordo
Paolo Mayr, Italia Nostra

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.