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Caro Grillo... /2

I soci-lavoratori della Coop Euro&Promos

Caro Beppe, siamo un gruppo di lavoratrici e lavoratori che operano a Trento nel lavoro di pulizia delle strutture sportive del Comune di Trento. Siamo stati inquadrati obbligatoriamente come soci lavoratori di una cooperativa che si è aggiudicata l’appalto della struttura a controllo pubblico comunale, denominata Asis.

Da oltre un anno viviamo una condizione permanente di forte precarietà contrattuale, dovuta all’estrema inefficienza organizzativa di una grande cooperativa (Euro&Promos Scarl) con più di 2000 soci in tutt’Italia, legata anch’essa all’acquisizione di un appalto a condizioni economiche "economicamente vantaggiose", dove il vantaggio è tutto nelle politiche di risparmio dell’amministrazione comunale di Trento e della sua controllata.

Tutti i giorni siamo presenti nella pulizia e nelle sistemazioni delle piscine comunali e delle palestre sia per far trovare tutto lucido e agibile alla cittadinanza, sia per agevolare le pratiche sportive quotidiane e gli eventi culturali.

Abbiamo quasi tutti una famiglia, alcuni di noi hanno problemi sociali di varia natura, tant’è vero che la gestione passata del nostro appalto era in capo ad una cooperativa sociale locale. In quella situazione avevamo garantito per tutto l’anno il lavoro e avevamo una corretta applicazione dei nostri diritti in termini di paghe regolari e turistiche di lavoro regolari, che ci permettevano di poter organizzare i nostri spazi privati e famigliari con tranquillità.

Dal cambio d’appalto è tutto peggiorato. Fin dall’inizio ci siamo trovati in una situazione allucinante, costretti a firmare contratti d’assunzione dove aderivamo allo status di soci lavoratori. Il paradosso è che non avevamo scelta: o così oppure niente lavoro. Siamo soci, quindi dobbiamo attenerci allo statuto e al regolamento della cooperativa. Evidentemente non abbiamo alcun diritto in più di un dipendente normale, ma invece abbiamo peggioramenti normativi e retributivi. Ogni anno siamo obbligati a versare mensilmente la quota di adesione soci pari a euro 8,33, a fronte di una paga media di 6,13 euro lordi l’ora.

Fin dall’inizio abbiamo passato alcuni mesi estivi dove parecchi di noi sono stati lasciati a casa senza alcuna comunicazione, ovviamente senza paga. Per fortuna a quel punto ci siamo rivolti al sindacato con il quale abbiamo scioperato ed abbiamo almeno ottenuto la restituzione delle paghe sottratte illegalmente. Abbiamo anche concordato alcune migliorie contrattuali, come il pagamento di un’indennità mensa (2 euro!!), alcuni livelli superiori (per alcuni lavoratori che girano in vari posti di lavoro una paga oraria di 6,39 ovviamente lorda) e la fornitura di materiale di sicurezza.

E’ passato oramai più di un anno. Continuano i problemi. Ad oggi alcuni di noi non hanno ricevuto la paga del mese scorso, mancano ore lavorate, alcuni accordi sono rimasti disattesi (hanno difficoltà a pagare anche l’indennità mensa di 2 euro giornaliere!), per altri si è ripresentato il problema di aver avuto paghe decurtate dei mesi estivi. Insomma l’odissea continua.

Siamo stufi. Noi stiamo pagando una politica di risparmio della nostra Giunta comunale. Loro risparmiano dapprima costruendo una società ad hoc per la gestione delle palestre e piscine comunali, ovviamente con i loro controllori a comando, di nomina politica e chissà con quanta professionalità (la si vede!), poi anch’essi sull’onda del risparmio esternalizzano a condizioni inferiori al nostro costo del lavoro ad ulteriori cooperative, che pur di aggiudicarsi il lavoro abbassano parecchio la loro offerta. Ovviamente la cooperativa si dovrà rifare su chi lavora, quindi si rifà su di noi.

Noi che puliamo le piscine, che sistemiamo le palestre, anche il palasport dove tu hai tenuto il tuo spettacolo. Nessuno ci gratifica, ma non importa, sappiamo la natura del nostro lavoro. Ma lavoriamo con dignità, anche se in silenzio. Anche di fronte ad una situazione creata da persone e politici con mille privilegi, lontani dalle problematiche concrete di chi opera giorno per giorno per dare un servizio alla cittadinanza.

Ti scriviamo in quanto la nostra realtà è un fatto concreto presente a Trento, a riprova della giustezza della tua denuncia di una classe politica lontana dai problemi della gente e soprattutto da quella che lavora con dignità, con tanti obblighi e con diritti spesso messi in discussione. Noi abbiamo difficoltà a far conoscere la nostra realtà, i mass media stessi non ne sono così interessati. Preferiscono trattare temi più importanti e di sponda alla nostra classe politica, come gli spot all’alta velocità, all’inceneritore, ai vari consigli d’amministrazione, alla costituzione di nuovi soggetti partitici, al calcio o alla pallavolo. Insomma tutto tranne il lavoro.

Abbiamo deciso di manifestare questa nostra condizione nel giorno del tuo spettacolo, volantinando alla popolazione e chiedendo firme di solidarietà.

Se anche tu vorrai darci un aiuto, contribuirai affinché questa società opulenta scopra che anche a Trento esistono gli "invisibili".

I soci-lavoratori della Coop Euro&Promos