A che gioco giochiamo?

C’è una forte differenza tra chi gioca on line ad un gioco improntato alla velocità e alla competizione diretta tramite duelli e sparatorie con gli avversari (FPS) rispetto a chi invece gioca a un gioco in cui bisogna ricoprire un ruolo, come ad esempio quello del cavaliere e “coltivarlo” migliorandone le capacità tramite punti esperienza (GDR). Il GDR ha dei ritmi meno intensi dell’FPS, dove generalmente la struttura è molto semplice e basata su un tipo di negoziazione violenta, laddove i GDR offrono una tipologia di gioco (gameplay) più complessa e varia, per quanto anche in questo ambito il combattimento svolge un ruolo fondamentale. Anche le ambientazioni variano nettamente: i GDR privilegiano impostazioni fantasy, laddove gli FPS si svolgono in scenari fantascientifici e horror.

GDR

“Ultima On line”, giocabile esclusivamente su Internet, nasce nel 1997 sulle tracce di “Dungeons & Dragons” (1973). Riscuote fin da subito un enorme successo, basato sulla possibilità di condurre una vita virtuale e di interagire con persone da tutto il mondo. Recentemente è stato implementato in modo da coinvolgere il giocatore anche al di là dello schermo, ad esempio tramite messaggi sul cellulare.

Molto simili sono “EverQuest” (1999) prima e “World of Warcraft” (2004) poi. Ambientati in universi fantasy, sono popolati da migliaia di giocatori e offrono un’ottima grafica e una grande varietà di situazioni.

FPS

“Quake” è il più noto “sparatutto”. Nato circa 15 anni fa, da allora si è evoluto sino al quarto capitolo. Trae il suo successo dall’immediatezza e dall’effetto sfida con l’avversario. Al suo interno sono diverse le tipologie di gioco: Deathmatch (in cui bisogna uccidere l’avversario per un certo numero di volte, naturalmente prima che lo faccia lui), Capture the Flag (in cui bisogna catturare la bandiera del team nemico e portarla alla propria base) e molte altre.

“Unreal Tournament“ presenta caratteristiche del tutto similari a “Quake”. Le possibilità di successo del giocatore sono determinate da molti fattori, quali la strategia d’attacco, la mira, ma anche la capacità di scegliere l’arma più appropriata, di muoversi in quel determinato contesto e di saper gestire gli “aiuti” (cure mediche, potenziamenti, armature, e via dicendo).