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Prodi e i rifiuti

Simonetta Gabrielli

Venerdì 29 aprile Nimby trentino continua la sua azione di informazione con la presenza. di un gazebo in città. I cittadini passeggiano per il centro storico guardando le vetrine e gustando grossi gelati; una sfilata di moda colorata e di gusti di frutta e creme.

Diversi cittadini si fermano, chiedono informazioni, vogliono approfondire, sono indignati per la scelta di costruire l’inutile inceneritore, sottoscrivono, contenti di poterlo fare, la nostra "Piattaforma per un nuovo paradigma nella gestione di rifiuti provinciali"; la stessa che abbiamo sottoposto all’attenzione delle forze politiche, le cui adesioni abbiamo inviato ai media giovedì 5 maggio. 

Anticipata dai fotografi arriva la sfilata dei politici che attornia il prof. Prodi, descritto negli articoli dei giornali, come un divo del cinema. Nella nostra riservata città, la presenza di un politico di fama nazionale/europea, slaccia gli stretti cordoni che comprimono il carattere dei trentini, per lasciar spazio ad una tiepida esultanza della folla.

L’occasione è propizia e quando il gruppo passa a fianco del nostro gazebo mi intrufolo fra le sobrie cravatte e le giacche, prevalentemente scure, per consegnare al professore alcuni nostri documenti informativi. Mi scuso per la sfacciataggine dicendogli che ci stiamo opponendo alla costruzione dell’inceneritore trentino. Mi ritraggo velocemente per non essere travolta dal codazzo che avanza in massa.

Sono quasi le 19 e ci stiamo apprestando a smontare il nostro punto informativo quando il gruppo ripassa, proprio come ad una gara podistica.

Maria Giovanna, sventolando uno dei nostri colorati drappi dice a gran voce: "Noi siamo contrari alla costruzione dell’inceneritore trentino".

Il professore gira l’angolo e si ferma davanti a noi. Prende le nostre mani fra le sue e ci sussurra: "Ma signore, dove la mettiamo tutta questa m...?"

E’ il momento buono per chiedergli dove dovremmo allora mettere le ceneri e i residui tossici e pericolosi dell’inceneritore che una politica sempre più lontana dal cittadino vuole costruire a 5 km. da piazza Duomo.

Gli racconto della positiva esperienza del consorzio Priula e della sindaca di Montebelluna - di centrosinistra -, un amministratore che sa vedere nei rifiuti un momento di crescita e di partecipazione con e per la cittadinanza.

Ma avrei voluto raccontargli anche delle numerose esperienze italiane che stanno investendo risorse ed energie per un’altra gestione dei rifiuti e che vogliono fare la vera differenza; e vorrei chiedergli, visti i suoi trascorsi in Europa, se non sa che il nostro Paese è sotto infrazione per la questione rifiuti e inceneritori, e di tutte le direttive dell’Ue che non sono state recepite e applicate dall’Italia, ma non c’è il tempo.

Poi, il professore promette che leggerà il materiale e prosegue il suo giro per andare a cenare in qualche ristorante della città

Dalla battuta di Prodi appare evidente che non si è mai occupato della questione rifiuti.

Se lo avesse fatto, saprebbe che i nostri rifiuti sono innanzitutto un valore in quanto materia prima, che hanno un mercato se raccolti e differenziati in modo serio e scientifico, che l’analisi merceologica del residuo dopo una seria raccolta differenziata, grazie alla ricerca, all’innovazione e alla fantasia, che ci fanno unici al mondo, può portarci a ridurre ulteriormente la produzione di rifiuto indifferenziato riducendo la nostra dipendenza energetica e, di sicuro, ad evitare qualche guerra.

Cosa che non avviene per incapacità e noncuranza della politica che li considera come cosa da consumare e buttare malamente!

L’interrogativo che rimane, dopo questo fugace contatto con il leader dell’ Unione è allora: quanto tempo dovrà ancora passare prima che la nostra classe politica sia un po’ più illuminata e ritorni ad occuparsi dei problemi reali dei cittadini, della tutela della loro salute e della nostra splendida nazione, anziché continuare ad accondiscendere, con scarsa cognizione di causa,  a coloro che la vogliono portare al degrado?

Simonetta Gabrielli,
NIMBY trentino