Il Piano Regolatore di Borgo
Ho preso visione in questi giorni del nuovo PRG di Borgo Valsugana firmato dall’arch. Roberto Bortolotti.
Ci siamo limitati ad approfondirne alcune scelte urbanistiche che riteniamo importanti per le ripercussioni che comporteranno sul territorio di questo Comune.
In perfetto allineamento con quanto si sta facendo nel resto del territorio provinciale in fatto di consumo e urbanizzazione del territorio, anche il PRG di Borgo propone ampliamenti e nuove aree commerciali-fieristiche, espansione della zona industriale-artigianale, nuove opere viarie. Il tutto ovviamente a danno delle aree agricole che, anno dopo anno, si assottigliano e della salubrità dell’ambiente in cui viviamo.
La realizzazione del centro commerciale ad est del paese, divenuto in poco tempo un polo d’attrazione per molta gente non solo di Borgo, ha già offerto un assaggio dell’aumento del traffico e quindi dell’inquinamento dell’aria che certe iniziative comportano. Non è difficile prevedere quali saranno gli effetti del traffico di attraversamento lungo la vecchia circonvallazione quando saranno attivi il polo espositivo-commerciale ad ovest (zona Bagni) e le altre strutture commerciali che sorgeranno a completamento del polo esistente ad est (zona ex porcilaia).
E’ inoltre evidente che una espansione delle aree industriali nella zona tra Borgo e Trento non potrà che comportare un ulteriore aumento del traffico pesante sulla Valsugana, in una situazione già oggi satura e insostenibile.
Borgo Valsugana si è già segnalato tristemente come uno dei centri più inquinati del Trentino. Questo fatto avrebbe dovuto far riflettere i suoi amministratori sulla necessità di porre un limite al consumo e al degrado del territorio, tanto più in un’area soggetta in inverno ad inversione termica. Invece dovremo preparaci ad affrontare quotidianamente situazioni di emergenza e intasamento da traffico con conseguente inquinamento atmosferico.
Concordiamo poi con il "Movimento di Opinione a salvaguardia del territorio" che ha raccolto firme contro l’ampliamento di circa sette ettari dell’area industriale. Già troppo territorio è stato sacrificato a questo scopo sottraendolo ad usi agricoli. L’area del Visle, ad elevata vocazione agricola, non deve subire altre riduzioni di superficie.
Lascia infine perplessi la previsione contenuta nel PRG che stima in 7480 gli abitanti di Borgo nel 2014 (mille in più degli attuali). Lasciamo ad altri stimare quanti abitanti avrà il centro fra venti o trent’anni. Di sicuro sappiamo invece quanto poco territorio questo paese può ancora permettersi di edificare.
Forse è giunto il momento di introdurre una "cultura del limite" che tenga conto della esauribilità delle risorse ambientali e territoriali che sono a nostra disposizione.
Ma questo significherebbe rifare completamente il PRG di Borgo Valsugana.