Ignorante a chi?
L'intervista mancata con un esponente di CL.
All’interno della nostra riflessione sulla Chiesa trentina, intendevamo sentire la voce di un esponente di Comunione e Liberazione, l’ala movimentista, molto attiva e dalle salde certezze in tempi di dubbi. Avevamo contattato don Roberto Marchesoni e fissato, in linea di massima, un incontro.
"Sì, intendevo partecipare, mi interessava confrontarmi, soprattutto con Piergiorgio Cattani – ci ha detto quando lo abbiamo raggiunto per telefono – Poi però ho letto il vostro servizio…".
- E allora? -
"Parlate del vescovo con giudizi drastici e presuntuosi, tranciati senza conoscere quello che lui di significativo ha fatto in Thailandia (avevamo raccolto un’osservazione che diceva "Si vede che si è fatto le ossa nella diplomazia vaticana. In paesi come la Thailandia, dove i cattolici sono un’esigua minoranza, ed è importante presenziare, essere visibili e quindi riconosciuti anche se non si dice niente di significativo" n.d.r., vedi Costruttrice di pace, o seminatrice di zizzania?). E poi, nell’articolo di Silvano Bert (“Avvenire”, o il senso della catastrofe), dove si parla del Dio del Medioevo come un Dio ‘tappabuchi’: sono affermazioni senza senso, che denotano solo una grande ignoranza".
- Beh, noi le diamo la possibilità di controbattere… -.
"A questo livello non mi interessa".
- Scusi, ma lei si confronta solo con le persone che la pensano come lei? -
"Non abbiamo altro da dire. Arrivederci".
* * *
La metafora del "Dio tappabuchi" di cui il credente, divenuto "adulto", deve liberarsi, ovviamente non è farina del mio sacco. Troppo potente per essere mia.
E’ di un teologo tedesco, cristiano, seppur luterano, di nome Dietrich Bonhoeffer. Morì giustiziato da Hiltler per essersi opposto al nazismo, inorridito per la "soluzione finale" che andava preparando contro gli ebrei.
Naturalmente anche Bonhoeffer può essere discusso, da chi è disponibile a vivere nei tempi moderni, però. Al fianco di credenti (in più religioni), agnostici, atei. E accetta che il Medioevo, grande (e contraddittoria) epoca storica, è passato, e non tornerà.
Silvano Bert