“Quanto vuoi dare in beneficenza?”
Cittadini dubbiosi si rivolgono in continuazione al nostro Centro e alla Federazione Provinciale delle Associazioni Sociali per avere informazioni riguardo a una fantomatica organizzazione, con ufficio a Bolzano e base a Milano, che si occupa di lotta ai tumori e che attualmente sta raccogliendo denaro a scopo di beneficenza nella Bassa Atesina.
L’iniziativa ha destato sospetti perché quest’organizzazione risulta praticamente sconosciuta e perché molti hanno ritenuto invadente e fin troppo insistente il modo in cui sono stati contattati per telefono o di persona; ai potenziali donatori, tra l’altro, è stato subito chiesto quanto fossero disposti a offrire. Dubbi e perplessità derivano anche dal fatto che il denaro non può essere versato su un conto dell’organizzazione, ma viene raccolto personalmente dai collaboratori della stessa.
Una "donazione liberale" di denaro è espressione della volontà del singolo di sostenere l’operato di un ente di utilità sociale, il quale deve essere comunemente noto e ufficialmente riconosciuto. Le modalità di raccolta delle offerte che la sedicente organizzazione per la lotta ai tumori ha adottato in molti comuni della Bassa Atesina violano questi principi e finiscono per provocare una diffidenza generalizzata nei confronti di simili iniziative di solidarietà. La cosa è ancor più deplorevole, poiché le libere donazioni di denaro aiutano a integrare i fondi per finanziare la preziosa e irrinunciabile opera di assistenza a soggetti svantaggiati. Assistenza sociale che oltre tutto si esplica spesso attraverso il volontariato, ossia senza che chi la svolge percepisca alcun compenso.
La Federazione Provinciale delle Associazioni Sociali, al fine di fare chiarezza, sta lavorando già da qualche tempo alla creazione di un registro delle iniziative a scopo benefico. Gli interessati potranno trovarvi informazioni sulle finalità, le attività, la situazione finanziaria e le responsabilità delle organizzazioni iscritte. Il registro costituirà pertanto una specie di sigillo di qualità delle organizzazioni sociali medesime.
Finché il registro non sarà istituito concretamente, il Centro Tutela Consumatori Utenti raccomanda ai cittadini che dovessero ricevere richieste di denaro a scopo di beneficenza di verificare esattamente come esso venga impiegato. Decidete se fare o non fare un’offerta solo dopo aver ottenuto tutte le informazioni richieste e senza subire alcun tipo di pressione. Vogliamo ricordare inoltre che parte delle erogazioni liberali in denaro è deducibile dalla dichiarazione dei redditi, a condizione che l’organizzazione beneficiaria dell’offerta sia riconosciuta e possa rilasciare una ricevuta del versamento effettuato in suo favore.