Cime Tempestose
Da che pulpito
Durante la funzione pontificale in onore di San Vigilio, il vescovo Bressan ha sferzato la platea con un importante j’accuse: in Trentino ci sono “troppe vittime della grande finanza speculativa”.
Finalmente un po’ di autocritica sulla gestione dell’ISA.
Gubert Gubert über alles
Scivolone di Renzo Gubert. Deciso a fondare “un nuovo partito trentino per difendere l’identità trentina, la famiglia tradizionale e difendere il territorio dagli immigrati”, l’ex senatore ha però scelto cattive compagnie: il “Partito Trentino” di Gianpaolo Bonelli. Bonelli, fautore di un sedicente “etnosocialismo” di stampo razzista, pare nutrire (e sbandierare) simpatie nazistoidi, come evidenziato dai quotidiani locali (attenti e metodici osservatori di Facebook). L’ex DC si è trovato così spiazzato da un compagno di viaggio poco presentabile. E quando i giornalisti gli hanno chiesto lumi sulle passioni del suo nuovo amico, ha subito precisato che si è trattato di “una goliardata”. Alludendo (crediamo) alla formazione del nuovo partito.
Il mattacchione
“Fare l’ostruzionismo? Io mi diverto un mondo”
(Marco Sembenotti, consigliere comunale di Trento, Trentino, 17 giugno)
Dalle stelle alle stalle
“Dov’è finita la Trento di solo pochi anni fa, quando gli episodi di cronaca nera si limitavano vieppiù (sic) a qualche truffa o furto di polli o di mele e le chiavi di casa si nascondevano sotto lo zerbino? Oggi le pagine di “nera” sono quasi sempre dominate da risse, violenze, aggressioni, rapine nelle abitazioni con protagonisti immigrati comunitari e non, oppure da italiani provenienti da sotto la vecchia linea gotica. La città è stufa di essere teatro di regolamenti di conti tra rumeni, nordafricani ubriachi, napoletani et similia, che utilizzano le vie di fatto per aggiustare le proprie pendenze.(...) La pluridecennale guida di centrosinistra ha prodotto insostenibili guasti sociali, peggiorato la vivibilità e penalizzato le fasce deboli che oggi non riescono più a fruire della loro città in date zone e in orari precisi, visto che uscire di casa, donne ed anziani lo fanno a loro rischio e pericolo”.
(Comunicato stampa della Lega Nord, 22 giugno)
I soldi agli amici
Il PdL attacca l’assessore Maestri, che “sperpera risorse pubbliche in modo del tutto discrezionale”. I fondi assegnati alle associazioni, infatti, sono noccioline rispetto a quelli spesi per il Centro S. Chiara ela Galleria Civica. La ricetta del PdL è imbarazzante e perfetta nella sua semplicità: certo non aumentare il finanziamento complessivo, né monitorare la qualità dell’offerta, bensì tagliare i fondi a S. Chiara e Civica per girarli sulle associazioni.
Come abbiamo fatto a non pensarci prima?
Lo “stand” europeo del correttore di bozze
“Tra gli obiettivi della quarta prova, quello di arrivare a un insegnato (sic) nazionale che possa corrispondere agli stand (sic) europei”
(Articolo sui test Invalsi, L’Adige, 21 giugno)
Informazione debole (con i forti)
“Crescono i ricavi di Dedagroup”
(Trentino, 18 giugno)
“Dedagroup: i ricavi aumentano del 12%, perdita di gruppo di 2,6 milioni”
(L’Adige,18 giugno)
Una festa riuscita
Trentino di martedì 28 giugno, titolo dell’articolo sulla serata conclusiva delle Feste Vigiliane: “Troppo alcol: 34 finiscono all’ospedale”.
Incipit dell’articolo: “I bilanci ufficiali sono più che positivi...”.
La fattoria di Enzo Erminio
La classe non è acqua. Qualche giorno fa, a Pontida, interpellato su come fosse messa la situazione al raduno della Lega Nord, Enzo Erminio Boso ha risposto: “Alla pecorina”. Menzione (d’onore?) alla pastorizia del Tesino e all’eleganza dell’ex senatore ed europarlamentare.