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Treni DB - ÖBB: diritti violati

CTCU (Centro Tutela Consumatori Utenti)

In merito all’incredibile vicenda del divieto di fermata (che si apprende essere stato, nel frattempo, sospeso a tempo indeterminato) che era stato imposto ai treni di Deutsche Bahn (DB), Österreichische Bundesbahn (ÖBB) e Le Nord, ci eravamo rivolti a Bruxelles, a tutela degli utenti del servizio ferroviario e del principio di liberalizzazione, e in questi giorni la Commissione Europea ci risponde che “la Commissione ha chiesto alle autorità italiane di fornire chiarimenti e sta valutando la compatibilità di queste decisioni (quelle del regolatore ferroviario italiano, URSF, a proposito del limite posto a questi operatori di imbarcare e sbarcare passeggeri nelle stazioni intermedie situate sul territorio italiano) con il diritto comunitario e in particolare con la direttiva sulla liberalizzazione del mercato dei servizi di trasporto internazionale dei passeggeri”.

Noi avevamo anche sollevato la questione della non presenza, nelle principali stazioni interessate dal transito dei treni DB-ÖBB-LeNord, di un servizio di biglietteria dedicato agli utenti di questi treni. In proposito la Commissione scrive che “la direttiva 2001/14/CE prevede che tutte le imprese ferroviarie abbiano accesso alle stazioni passeggeri e ai servizi da fornire in queste strutture in modo non discriminatorio. E questo significa che le DB, ÖBB e LeNord hanno il diritto di installare distributori automatici e biglietterie nelle stazioni”.

La Commissione parla anche di una imminente emanazione di norme comunitarie, destinate a mettere a disposizione di tutti gli interessati del trasporto ferroviario “dati di viaggio armonizzati, in base ai quali sarà possibile sviluppare strumenti IT e applicazioni, ad esempio per fornire biglietti o per visualizzare le informazioni sui percorsi via internet o pianificare viaggi a livello europeo”.

Ci pare dunque di poter dire che nessun particolare e arbitrario impedimento possa essere imposto dallo Stato italiano all’utilizzo sul territorio nazionale, da parte di utenti locali ed europei, di servizi di trasporto offerti da operatori di altri Paesi UE, come ad esempio quelli forniti da DB e ÖBB.

Ci auguriamo quindi che chi di dovere riveda le proprie idee, che paiono andare in senso diametralmente opposto alle regole di libera iniziativa previste dal diritto comunitario.

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