Giornali on line: ci siamo anche noi!
Esimio collega Lorenzo Piccoli, prima ancora che potessi leggerlo personalmente, dei lettori che abbiamo in comune mi hanno segnalato il tuo articolo sulla stampa trentina on-line. Il servizio dipinge un quadro all’apparenza completo, che dimentica però il fenomeno web più importante del Trentino: il nostro quotidiano on-line L’Adigetto.it (www.ladigetto.it), che è nato 5 anni fa e registra attualmente 5.000 visitazioni giornaliere medie con circa 20.000 pagine articoli aperti. Noi siamo nati esclusivamente per il solo web e infatti la nostra produzione editoriale è decisamente innovativa, per la semplice ragione che non trasportiamo nel web una edizione cartacea ma scriviamo esclusivamente per i navigatori in rete. La stessa data di rinnovo dei siti delle testate locali, che tu indichi nel 2008, è stata una risposta alla nostra entrata di forza sul mercato. Attualmente il contatore automatico degli accessi del nostro giornale segna 3.900.000 unità dalla sua nascita ad oggi.
Non so come hai desunto gli accessi dei quotidiani locali, ma il nostro numero progressivo lo trovi nella testatina di legge, pubblicata in basso a sinistra della prima pagina. Tenendo conto che alla fine del primo anno di vita (2006) eravamo arrivati a soli 500 accessi (obbiettivo che oggi pare irrisorio, ma allora sembrava davvero lusinghiero), possiamo dire ormai che siamo entrati ufficialmente nel mondo della stampa trentina. E i programmi editoriali che abbiamo preparato per il balzo di quantità che vogliamo fare al primo segnale di ripresa economica saranno tali da giungere in breve a livelli che noi stessi non avevamo neanche immaginato al momento della fondazione. Quanto al coraggio, il nostro giornale è del tutto
gratuito e da due anni e mezzo si mantiene benissimo. L’Adigetto.it è iscritto all’ANSO (Associazione nazionale stampa online), che tu non hai citato e che corrisponde alla FIEG cartacea, che raggruppa solo le testate locali iscritte al registro stampa dei tribunali e senza la versione cartacea. Un network, insomma. Inutile dire che siamo accreditati presso tutte le istituzioni locali, che si pregiano invitarci personalmente. Siamo presenti a tutte le conferenze stampa, alle quali non vediamo peraltro spesso i colleghi di QT Siamo citati nelle rassegne stampa delle radio e Tv locali (non collegate ad altri quotidiani) e siamo spesso invitati ad esprimere la nostra soggettività in argomenti di un certo rilievo che spaziano dalla cultura alla politica, dall’economia alla cronaca, dallo sport agli argomenti più leggeri. Siamo invitati un po’ ovunque a spiegare come funziona il
giornale e in cosa si differenzia dai giornali tradizionali. Il sito è stato realizzato da un genio del Web, Mimmo Corrado, ed è di una semplicità unica. La prima pagina è il quotidiano vero e proprio, dove la notizia nuova spinge verso il basso quella precedente. Le notizie escono dalla prima pagina dopo una settimana, per andare a dimora permanente nelle pagine di appartenenza. Le pagine attualmente sono 38, più quelle nascoste ma reperibili tramite Google. Otto le rubriche fisse, molte delle quali non sarebbero realizzabili su carta. Se digiti su Google un argomento trentino troverai sempre il nostro giornale: in testa economia, politica e cultura, ma anche argomenti leggeri come il golf, Miss Italia e altro. Se analogamente cerchi foto, troverai sempre in testa le nostre. I nostri filmati sono cliccati in maniera molto differenziata, elemento che serve per tracciare un profilo dei nostri lettori. Per esempio, andiamo dei 6 (sei) click dell’intervista fatta all’assessore provinciale Marta Dalmaso ai 1.000 del sindaco di Vallarsa Gios. Ma anche l’uso dei filmati deve seguire una sua logica precisa che è del tutto diversa da altri mezzi di comunicazione. In ogni caso, la maggior parte delle nostre iniziative sono del tutto innovative, inventate o scoperte da noi. Il più delle volte irrealizzabili in rete dalle testate cartacee che si affacciano anche su Internet.
Anche se non ho capito come hai calcolato i voti che hai dato nello specchietto finale, noi prenderemmo zero quanto a comunicazione interattiva. D’altronde siamo un mezzo di informazione e non di comunicazione, ruolo che lasciamo ad altri siti nati proprio in questa funzione. I colleghi della carta stampata danno spazio ai commenti, noi lo abbiamo fatto ma poi abbiamo tolto il servizio. La maggior parte dei commenti non è edificante né per noi né, tanto meno, per i nostri lettori. Esattamente come accade per le lettere al direttore, dove le mail interessanti saranno sì e no nella misura del 3 percento (alle quali diamo sempre risposta, pubblica o privata). Ciò premesso, egregio collega, mi domando come hai fatto a fare uno svarione del genere. A disposizione per eventuali delucidazioni, cordialità da me e dai miei collaboratori.
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Gentile Guido, mi pare chiaro che l’articolo intendeva dare conto del modo in cui i tradizionali giornali trentini si interfacciano sul web. L’argomento non era, dunque, l’informazione trentina online in generale: altrimenti avrei dovuto citare molti altri casi, come per esempio lavocedelnordest.it. In ogni caso, non posso non sottolineare come tra i tanti rilievi che lei mi muove tralascia forse il dato più importante: e cioè che il suo sito (a differenza di tutti quelli citati nel mio articolo) è fuori da tutte le classifiche di Alexa.com, il principale punto di riferimento per chiunque si occupi di statistiche su internet, nonché l’unico sito dove sia possibile trovare dati oggettivi sul numero di visite (che, come lei ben sa, funzionano esattamente come l’Auditel o i sondaggi politici: ciascuno spara le sue). Detto questo, sono felice di sapere che avete in programma un ambizioso piano di ristrutturazione: come auspicavo proprio in conclusione dell’articolo, la concorrenza sul web non può che sortire effetti salutari sui tradizionali giornali cartacei di Trento, stimolandoli a innovarsi a loro volta e a rendere un miglior servizio ai lettori. Vi auguro dunque buona fortuna.
Lorenzo Piccoli