Comunità di valle: elezioni in vista
In ottobre si voterà per l’elezione della Comunità di valle. I partiti (supportati dai vari comitati d’affari) stanno predisponendo liste e forse anche programmi: in provincia il Magnifico ha già deciso il chi, il come e il dove per tutte le comunità del Trentino: insomma, il solito sistema spartitorio di chi ha fatto della politica una professione.
La Comunità così concepita è un inutile carrozzone che ricalca semplicemente i comprensori (una spartizione tra sindaci che indicheranno i loro valvassini), ovvero una duplicazione di funzioni e organi che non serve se non a distribuire prebende.
Molti anni fa in Giudicarie era stato costituito il Coordinamento democratico Giudicariese anche per proporre il superamento del comprensorio ed attivarsi per unificare Comuni omogenei. Il Patt raccolse anche le firme per abolire i comprensori, ma ora probabilmente, avvicinatosi alla “magnadora”, non ne parla più.
Credo che queste ultime proposte siano ancora valide. Così come credo, o per lo meno spero, che ci siano ancora persone che abbiano voglia di impegnarsi su un progetto che veda il coinvolgimento diretto dei cittadini su temi di loro interesse: acqua come bene pubblico, gestione del territorio e ambiente, ciclo dei rifiuti... Sulla base di questo assunto il punto qualificante di un programma serio deve avere in agenda l’unione dei Comuni e il superamento della Comunità di valle, ormai ricettacolo per politici “trombati” e luogo principe delle clientele: come non ricordare il Piano urbanistico comprensoriale; che sarà riproposto ma con un nome nuovo?
C’è bisogno di ridare dignità alla politica anche nelle valli. Non è possibile lasciare in mano il nostro futuro a dei mestieranti che utilizzano le cariche per il loro esclusivo interesse (gli esempi potrebbero essere infiniti).
Per chi ha voglia di impegnarsi nella costruzione di una lista che abbia come obiettivo il superamento della comunità “dellaiana”, per l’unificazione dei Comuni giudicariesi dagli attuali 39 a sette-otto municipalità, cominciando a seminare il germe dell’unione, questa è l’occasione di farsi avanti in prima persona.