Cime Tempestose
Giochi di guerra
Il sindaco di Zambana è intervenuto per impedire lo svolgimento dello Soft Air (il gioco che simula la guerra) nei boschi vicini al paese. Un vallo dovrebbe fungere da confine tra la zona lecita e quella proibita e si intima agli appassionati del gioco di rispettare le ordinanze del primo cittadino, nonostante il parere a loro favorevole dei carabinieri. Per i “simulatori” armati di mitraglia e coperti dai passamontagna non resta che tornare al buon vecchio Risiko. O tutt’al più al tiro a segno al luna park. Bambinoni.
Non m’indurre in tentazione
Il sindaco di Trento Andreatta non ha partecipato alla Mostra dei vini trentini. Dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza ha preferito non correre rischi. Che magari stavolta i vigili gli sequestravano pure la bicicletta.
Mister Padania
Su l’Adige del 25 maggio il deputato leghista Maurizio Fugatti è comparso in 4 diversi articoli e in ben 3 fotografie sparse per il giornale. Comprensibile che il quotidiano voglia aprirsi a tutte le innovative forze democratiche di questo Paese. Inspiegabile, allora, perché sia dato tanto spazio a Fugatti. Manco se l’Adige lo dirigesse Minzolini...
Eia eia alalà
Un sedicenne trentino è stato denunciato per apologia di fascismo per aver intonato con degli amici in un locale dell’altipiano di Piné “Faccetta nera”, il canto fascista legato alla colonizzazione dell’Etiopia. Gli avvocati difensori, i nuovi sindaci Stefano Pietro Galli (Pelugo) e Mattia Gottardi (Tione), hanno costruito la linea difensiva dell’imputato sul fatto che a loro avviso la canzone “non è un inno al fascismo ma alla fratellanza”. Prossimamente il “Mein Kampf” passerà come saggio sulla solidarietà tra i popoli.
Cultura moderna
Nuove proteste al Mart per l’utilizzo indiscriminato dei lavoratori precari che assicurano i servizi di didattica. La Cgil ha denunciato che il Museo di Rovereto, così come tutti gli altri musei provinciali, sostiene che tale lavoro rientri nei lavori atipici e che quindi non si possa stabilizzare. La cultura rende liberi. Tranne i lavoratori.
Prenderla con filosofia
Dopo la batosta al primo turno delle elezioni di Rovereto, il candidato della Federazione della Sinistra, Giacomino Filippi, ha chiosato: “È stata una bella giornata di sole. Come diceva il mio povero papà, vale di più una bella giornata di sole di maggio che il Duomo di Milano”. Coraggio compagni, la sinistra c’è e ha tanta voglia di lottare...
Duri e più duri
Il candidato sindaco roveretano della Fiamma Tricolore, Davide d’Eliseo, non è stato soddisfatto del suo risultato elettorale e ha commentato: “Circola voce che qualcuno del partito non mi abbia votato per le mie posizioni troppo morbide”. Si vede che i destrorsi avrebbero preferito, al posto dell’ex comandante dei carabinieri d’Eliseo, qualche poliziotto del massacro alla Diaz a Genova nel 2001. O meglio, direttamente un generale argentino, magari targato anni Ottanta.
L’importanza delle certezze
Il candidato sindaco di Arco Mario Morandini, commentando il risultato del primo turno, ha sentenziato: “Sono soddisfatto, visto che siamo stati in grado di dimostrare che il centro popolare autonomista, quello che può contare su riferimenti certi in Provincia, ad Arco vale il 42%”. Che avere riferimenti certi in Provincia possa aiutare è indubbio. Che sia un vanto, è tutto da dimostrare. Per ulteriori approfondimenti si legga alla voce “magnadòra”.
Anche i sindaci hanno un cuore
Nel corso del dibattito con l’avversario Valduga, il candidato del Pd, Andrea Miorandi, ha continuato a citare o ad evocare la candidata sconfitta del Pdl, Barbara Lorenzi. Più che tentativi di un apparentamento sembravano tentativi di approccio. Forza Andrea, che magari ti butta bene...
Pornomissive
A Romeno, in val di Non, sono state recapitate a delle donne sposate alcune lettere anonime nelle quali si descrivono i presunti tradimenti del marito e si propongono alle donne dei “diversivi” per placare il dolore della scoperta. L’Adige non ha lesinato in retorica chiamando l’autore delle missive nientemeno che un “pornoscrittore” e spiegando che le proposte alternative, rigorosamente redatte in rima, “vanno non solo oltre il limite della decenza, ma anche oltre quello della volgarità”. E se si trattasse dell’incarnazione dell’Aretino? Leggere, per credere.